Oggi il signor Tom Alan Waits, nato a Pomona (California), festeggia il suo settantesimo compleanno.
Voi direte "E chi se ne frega, Sym, anche la signora Carolina del quarto piano ne ha compiuti ottanta la settimana scorsa e non fregava niente nemmeno ai suoi nipoti". E io penserò "Quando la signora Carolina sarà stata un pezzo di colonna sonora importante della vita di qualcuno, aprirete un blog e le farete gli auguri". Poi allargherò le braccia sconsolato, vi rivolgerò un sorriso comprensivo, farò spallucce scuotendo la testa e continuerò a scrivere questo post. Nel quale non ho poi granché da dire, ma mi pareva un anniversario da celebrare. Per farlo cercavo una canzone, ovviamente. E altrettanto ovviamente digito su YT "Waits birthday" e mi esce un pezzo. Lo ascolto e mi dico "Wow, molto waitsiano". Lo riascolto e mi dico "Ehi, un po' troppo waitsiano" Lo riascolto per la terza volta e mi dico "Cazzarola, questo non è Waits". E infatti non lo è. E' un musical comedian a nome Christian Reilly che si chiede cosa fa Tom Waits per il suo compleanno. Ma l'imitazione è spassosa, sia per la voce che per la musica che per il testo.
"Ho invitato dalla Mongolia un lanciatore di coltelli cieco mentre un nano tedesco gioca a campana con una bambola smembrata. E i miei figli piangono "Papà, ma perché non puoi sembrare normale?" e io dico "Nella foresta dell'umanità, la quercia storta scampa all'asse del taglialegna".
Ora, non so perché ma sento che dopo la delicata betulla anche la quercia storta col suo scampare al taglialegna mi verranno utili nei miei deliri da chat. Lo sentite anche voi con me, vero? Ma non divaghiamo e torniamo al tema del post. E la canzone più adatta per festeggiare il vecchio Tom, il tempo che passa e tutto il resto mi sembra proprio questa.
"How the hell did I get here so soon, I don't wanna grow up ..."
Nemmeno io. Happy birthday, Mr. Waits.
E buon compleanno anche a tutte le signore Carolina, dai.
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