Avvertenza

Mi sono reso conto che diversi post sono legati a un brano musicale di Youtube che contengono e sono assolutamente incomprensibili senza quel video. Se l'account di chi ha pubblicato quel brano viene cancellato, il video sparisce. Non ho nessuna voglia di mettermi a ripercorrere tutto per vedere se questo è successo, ma se vi imbattete in un post che fa riferimento a un brano che manca, mi fareste un piacere segnalandomelo. Thanks.

lunedì 21 gennaio 2013

Ball And Chain

Fabrizio Corona è scomparso, fuggito, latitante, irreperibile. E questa è una buona notizia. Uno dice “ok, finalmente è sparito, ce lo siamo levato dai coglioni” e si apre a un moderato ottimismo. Poi legge “ricercato con mandato di cattura europeo” e l’ottimismo svanisce come neve al sole. Come sarebbe a dire mandato di cattura? Europeo? Ricercato? No, dico, ma lo stiamo anche cercando? Qualcuno ne sente la mancanza? Siamo in molti preoccupati per lui? E perché mai, di grazia, stiamo fracassando gli zebedei a tutta Europa per ritrovare questo tizio? Perché è stato condannato a 5 anni per aver tentato di estorcere venticinquemila euro al calciatore Trezeguet in cambio della non pubblicazione di immagini compromettenti.
Ora, Trezeguet (grandissimo attaccante, tra parentesi) adesso credo giochi in Argentina e probabilmente non gli può fregare di meno delle foto fatte davanti a un locale in Italia anni fa. E noi scomodiamo l’Interpol per cercare Fabrizio Corona. E metti che per sfiga lo troviamo e finisce dentro, qui bisogna fare un discorso umanitario. Già le carceri italiane sono luoghi sovraffollati, ma infliggere a un povero rapinatore di banche o a un serafico pusher la tua compagnia per cinque anni in una cella di 4 metri per 4 è una atrocità terribile. Dai, Fabrizio, per me siamo a posto così, latita tranquillo. Guarda, se giuri che non metti mai più piede in Italia secondo me venticinquemila italiani che ci mettono un euro a testa li troviamo.
 
 

venerdì 18 gennaio 2013

Fat Man In The Bathtub With The Blues

Tempo fa ricevetti una mail che sbeffeggiava il modo di lavarsi del sesso maschile, col corredo della solita avvertenza ironica “ inviala a un uomo che sia abbastanza intelligente da capirla e sorridere”. Il fatto di averla ricevuta da due donne diverse mi fece pensare fondamentalmente a due cose. O sono considerato da più parti uomo intelligente e sorridente, o da più parti si ha scarsa fiducia nella mia igiene personale. Quindi, dopo una doccia autocritica, con un bel sorriso, misi la mia presunta intelligenza all’opera e ricomponendo come tasselli di un puzzle alcune mie esperienze di convivenza elaborai una risposta. Aggiungete pure a intelligente e sorridente “ vendicativo”.

La doccia di un uomo:
 
01 Si toglie i vestiti mentre è ancora a letto e li getta per terra.
02 Va nudo verso il bagno.
03 Se vede la moglie/fidanzata le mostra orgoglioso la proboscide facendo un rumoroso barrito.
04 Si ferma di fronte allo specchio per analizzare il fisico.
05 Ingrossa la pancia e guarda fiero le misure del suo uccello
06 Si gratta le palle e si annusa le mani per l'ultima volte prima di lavarsi.
07 Entra nella doccia.
08 Si lava la faccia con il primo sapone che vede.
09 Ride come un cretino per come rimbomba la scoreggia che ha appena tirato.
10 Si lava i coglioni e il culo, curandosi di lasciare qualche pelo sul sapone.
11 Si lava i capelli con qualsiasi shampoo, nei casi peggiori con il detergente intimo della moglie/fidanzata.
12 Piscia nella doccia facendo finta di essere Grisou alle prese con un enorme incendio.
13 Esce dalla doccia senza rendersi conto che ha bagnato ovunque perchè ha lasciato la tendina fuori dalla doccia.
14 Non si pettina e scrolla la testa riempiendo di gocce lo specchio.
15 Si asciuga un po'.
16 Si guarda di nuovo allo specchio facendo l'elicottero con il pistolino.
17 Esce lasciando il bagno tutto bagnato.
18 Torna in camera con un asciugamano alla vita.
19 Toglie l'asciugamano e mostra orgoglioso la proboscide alla moglie/fidanzata facendo un rumoroso barrito.
20 Getta l'asciugamano fradicio sul letto e si veste in due minuti.

 Il bagno di una donna:

 01 Entra in bagno e accende la stufetta elettrica anche se è Agosto e ci sono 35 gradi
02 Riempie la vasca fino all'orlo e aggiunge manate di sali dimenticando lo spessore della schiuma
03 Entra nella vasca che regolarmente trabocca producendo sul pavimento l'effetto autolavaggio
04 Emette bollicine sotto il pelo dell'acqua
05 Guarda le bollicine con un sorrisino stupito come se lei non ne sapesse nulla e non c'entrasse niente
06 Inizia a chiamare lui, che sta guardando la partita del Sei Nazioni, per farsi passare il boccetto di ristrutturante, defoliante, energizzante, glicosante, colorante, decerante, ogni genere di sostanza purchè inutile, costosissima e che termini in "ante". Minimo contrattuale almeno otto chiamate per bagno
07 Richiama lui per farsi lavare la schiena
08 Lo insulta perchè allunga le mani, è un porco e non pensa ad altro
09 Esce dalla vasca e alza la temperatura della stufetta
10 Si guarda allo specchio e si soppesa le tette
11 Richiama lui per sentire se secondo lui pesano uguale
12 Lo insulta perchè allunga le mani, è un porco e non pensa ad altro
13 Si gira e si osserva le chiappe
14 Richiama lui per sentire se secondo lui cominciano a cascare
15 Lo insulta perchè allunga le mani, è un porco e non pensa ad altro
16 Esce dal bagno senza spegnere la stufetta, che resta accesa per le due ore successive producendo un microclima equatoriale nel bagno
17 Si presenta in soggiorno con asciugamano sulla testa, tutona azzurra con orsetti, ciabatte di spugna rosa
18 Chiede a lui se può andarsene a guardare la tele in camera perchè lei deve vedere Amici
19 Lui si alza mentre mancano tre minuti alla fine e l'Italia in vantaggio di due punti si sta difendendo a sangue nei suoi ventidue. A causa delle chiamate elencate si è già perso due calci, una meta con relativa trasformazione, una scazzottata tra le prime linee e un intercetto con fuga di 60 metri.
20 Arriva mesto in camera giusto in tempo per scoprire che abbiamo perso all’ultimo minuto con un calcio inventato dall’arbitro. A capo chino, raggiunge la cucina dove versa una lacrima e una birra.
 
 

lunedì 14 gennaio 2013

Un Altro Giorno Di Sabbia E Furore


“On a long enough time line,
the survival rate for everyone drops to zero.”
 
Chuck Palahniuk, Fight Club

 
... and they all pretend they're orphans
and their memory's like a train
you can see it getting smaller as it pulls away
and the things you can't remember tell the things you can't forget
that history puts a saint in every dream ...

 
... and you run and you run to catch up with the sun, but it's sinking
and racing around to come up behind you again
the sun is the same in the relative way, but you are older
shorter of breath and one day closer to death ...
 

domenica 6 gennaio 2013

Psicofootball

E’ cronaca di questi giorni. Partita amichevole, il pubblico ulula ogni volta che un giocatore di colore tocca il pallone. Finché questo si scoccia, tira una pallonata contro i tifosi, si leva la maglietta e se ne va seguito da tutto il resto della squadra. Ora, ho smesso di seguire il calcio da anni anche per queste cose, sbeffeggiare una persona per il colore della sua pelle è una idiozia e lui ha fatto benissimo a incazzarsi. Magari per completezza di informazione bisognerebbe spiegargli che il proprietario della squadra in cui milita è un politico che ha tra i suoi più fedeli alleati un’altra forza politica che riguardo agli stranieri sostituirebbe gli ululati con le pubbliche esecuzioni, ma non possiamo pretendere troppo e non ho voglia di buttarla in politica. Psicodrammi calcistici.
E allora, a proposito di giocatori di colore e psicologia del football, pochi secondi da vedere, di uno dei più grandi di tutti di tempi. Questa finta è fantastica. E' un lampo di genio puro. In quei nove secondi c'è l'equivalente calcistico della Morte del Cigno. Il pallone c'entra quasi poco, viene toccato una sola volta. Danza senza palla, ma il bello è che scherza coi pensieri del portiere. Li irride. Ma non finisce qui. Mentre pensa alla velocità della luce la finta che sta per fare, vede il difensore che arriva da sinistra. Sa che andrà sul primo palo, quello vicino, e cosa fa ? Lo lascia passare e tira sul secondo palo, quello lontano. Ora, lo so che è un giocatore di calcio e il suo obiettivo è buttarla dentro. Ha sbagliato, punto e basta, la palla esce. Di poco, ma esce. Non ha concretizzato l’azione.
Eppure, come Guccini pensava il ferroviere ancora dietro al motore della locomotiva, a me piace pensare che abbia voluto fare una sorta di sberleffo. Sa di avere fatto una cosa spettacolare, anzi due. Mi piace pensare che abbia sbagliato apposta. Sarebbe come la Gioconda che ti fa l'occhiolino, la Venere di Milo alla quale rispuntano le braccia e ti fa il gesto dell'ombrello, un capolavoro con una pennellata sbagliata, una ragazza bellissima coi piedi molto brutti. Se faccio anche goal, si dice, è troppa perfezione. La butta fuori di un centimetro ridendo dentro di sé e finge di meravigliarsene. Recita disperazione ma sa benissimo che quel che ha fatto passerà ugualmente alla storia. E ha ragione. Siamo ancora qui, quarant'anni dopo, a guardarlo a bocca aperta.
 
 

martedì 1 gennaio 2013

Until The End Of The World



Finché quella donna del Rijksmuseum
nel silenzio dipinto e in raccoglimento,
giorno dopo giorno versa il latte
dalla brocca nella scodella,
il mondo non merita
la fine del mondo

(Wislawa Szymborska)
 
 
Ma se il mondo deve avere fine
merito prima di versare sangue
un giorno con gli occhi che scintillano
come una spada di Hattori Hanzō
che nel silenzio dell’attesa mi guardi
quella donna con la tuta gialla