Avvertenza

Mi sono reso conto che diversi post sono legati a un brano musicale di Youtube che contengono e sono assolutamente incomprensibili senza quel video. Se l'account di chi ha pubblicato quel brano viene cancellato, il video sparisce. Non ho nessuna voglia di mettermi a ripercorrere tutto per vedere se questo è successo, ma se vi imbattete in un post che fa riferimento a un brano che manca, mi fareste un piacere segnalandomelo. Thanks.

lunedì 17 gennaio 2011

Escort

In questi tempi si fa un gran parlare di escort. Da bravo curioso, ho cercato per un attimo di immedesimarmi. Sì, lo so che avere barba e baffi, un sacco di cicatrici da sport vari e essere un tantino sovrappeso non è un buon inizio per mettersi nei panni di una escort e che con un tubino addosso sarei orrendo. Ma non è di questo che stiamo parlando. Non essendo un frequentatore della categoria potrei sbagliarmi, ma mi pare di capire che la escort sia una signorina giovane, graziosa e disinibita che, dietro compenso, esce con uomini facoltosi intrattenendoli a cena, in un weekend, in vacanza. Pare sia possibile, dietro adeguamento del compenso, che l’intrattenimento vada oltre cene, chiacchiere e serate danzanti assumendo anche risvolti più erotici. Non mi metterò ora a fare morale, non sono proprio il tipo. Non so se siamo ai limiti della prostituzione e del suo sfruttamento, se questo configura ipotesi di reato o quant’altro. Se siamo tra adulti consenzienti e ognuno fa liberamente quel che gli pare, anche pagando se crede, io non ho nulla da obiettare. La grana è di chi compra e la merce in offerta è di chi la mette in vendita, quindi trattasi di transazione commerciale, di un incontro tra domanda e offerta che sarà il mercato a giudicare.


Mentre mi perdevo in questi ragionamenti d’alto livello, credo di essermi addormentato davanti alla tele accesa. Ho avuto una allucinazione terribile. Stavo facendo il solito zapping compulsivo e mi imbatto in una trasmissione che stava a metà tra Annozero con Travaglio sotto l’effetto di droghe sintetiche e il Tg1 con ospite la Santanchè come persona informata sui fatti, che moderata come sempre incitava a linciare qualcuno. Ad un certo punto, parte un servizio. C’è in anteprima l’intervista a una escort coinvolta in uno scandalo politico, ritrovata seminuda in stato confusionale in una via del centro di Roma. Per la crudezza, l’abiezione, l’efferatezza degli argomenti proposti, il conduttore ne consiglia la visione a un pubblico adulto. Compare una ragazza seduta di spalle, incappucciata, che inizia a parlare con voce distorta.

“ … è stato terribile. Sono giovane ma faccio la escort da tempo, ho una mia etica. So quando è il momento di aprire la bocca e quando il momento di tenerla chiusa. Sono una professionista, vengo alla festa e il cliente mi paga. Se scelgo di rimanere per la notte, so che mi pagherà di più. Ho avuto clienti con le richieste più strane. Clienti che volevano frustarmi, clienti che mi hanno chiesto di sculacciarli vestiti da scolaretti e volevano chiamarmi Signora Maestra, clienti che mi hanno ricoperta di panna montata e mousse al cioccolato e mi chiamavano pasticcino. Un industriale voleva violentarmi mentre avvitavo bulloni vestita da metalmeccanica, e dovevo votare una scheda per scegliere la posizione. Travestimenti da suora, da velina, da infermiera, da ufficialessa nazista, da ministro. Orge, rapporti multipli, incontri lesbici. Ne ho viste di ogni genere ma stavolta l’intermediario che mi ha assoldata non mi aveva detto tutta la verità, e non parlo solo dell’età del cliente che si credeva un ragazzino. Cazzo, io a ventitrè anni posso anche avere il fegato di andare a letto con qualcuno che ne ha una cinquantina di più, se paga. Mi piacciono i soldi e mi piacciono molto, questo non è un problema. Eravamo una decina e siamo arrivate in questo palazzo elegante in centro, pieno di polizia e bodyguard che hanno fatto finta di non vederci. Dopo un aperitivo la cena è scorsa via tranquilla, anche se le canzoni erano una palla e le barzellette erano uno strazio. Pazienza, il cliente era convinto di essere divertentissimo, un grande seduttore e un grande cantante, e il cliente ha sempre ragione. Dopo cena abbiamo ballato un po’ con le altre ragazze toccandoci e strusciandoci, è una cosa che facciamo sempre, ai clienti piace. Quando il padrone di casa ha detto “Vi faccio vedere qualcosa di straordinario”, ero tranquilla. “ Sarà il solito porno preparatorio per scaldare l’atmosfera”, mi sono detta. Mette il DVD nel lettore e parte un suo incontro con uno importante, un presidente di non so che nazione. Ho cominciato a capire che qualcosa non andava in quel palazzo, a sentirmi nervosa. Posso accettare un sadomaso soft, se al cliente piace, eppure avevo bruttissime sensazioni. Ma quando ha messo il secondo DVD e si è avvicinato eccitatissimo con un sorriso osceno mentre alla tele compariva un congresso di gente su sfondo azzurro che applaudiva cantando una canzoncina di gioia perché un certo Silvio c’è, ho iniziato ad avere davvero paura e sono scappata urlando. Sono una ragazza in vendita, ho un prezzo, ma tutto ha un limite. Le altre ragazze sono rimaste impietrite davanti al video, non ho potuto salvarle da quell’orrore, non potuto portarle con me, non ho potuto …”
La giovane inizia a tremare, scoppia in lacrime e l’intervista termina.

martedì 11 gennaio 2011

Pallone d'oro

Quest’anno ho detto no. Dopo lunga e onorata carriera, ho detto no alla chiamata per la stagione di calcetto. Dopo anni e anni nei quali una volta alla settimana, con la stessa puntualità di una cartella esattoriale, sono sceso in campo con una decina di squinternati pari miei, ho detto no. Niente da fare, la biologia e l'anagrafe mi remano contro. E per di più ho anche definitivamente sfasciato le gloriose scarpette. Però non è stato facile dare una risposta alla Grande Domanda. Quando è che un ultraquarantenne deve decidersi ad un dignitoso ritiro ? Ho provato a convincermi con alcuni validi motivi che di seguito vado ad elencare. Si giocava in dieci, ne ho ipotizzati dieci. Ma se ne avete altri aiutatemi pure.

Io dico che sarebbe ora di smetterla quando...

... quando le squadre si fanno non più per simpatia, affinità, amicizia, ma a peso
... quando passi le notti sveglio ad ascoltare le tue articolazioni intonare dei blues lamentosissimi
... quando l'unica prestazione degna di nota della serata è la quantità di birra post-partita che hai tracannato
... quando cominci a chiederti seriamente se in palestra hanno il defibrillatore
... quando esulti per una giocata pensando "ho fatto una cosa alla Platini" e poi realizzi che lui ha già smesso da un botto d'anni e ora fa il presidente UEFA, mentre tu sei lì ancora a sgambettare in mutande come un pirla
... quando il saluto delle mogli al ritorno a casa non è più un caldo "bentornato, caro", ma un gelido "dove ti sei fatto male stavolta, cretino?"
... quando continui a litigare col pallone e lui non ne ha colpa, è che non vi date più del tu
... quando ti rendi conto che con tutti i pezzetti di pelle, ossicini, muscoli, cartilagini ecc. che negli anni avete lasciato sul campo avreste potuto assemblare almeno due nuovi giocatori
... quando tra la palestra e la birreria diventa abituale una tappa al pronto soccorso e saluti cordialmente come vecchie amiche le infermiere all'accettazione
... quando l'innocenza dei figli gli fa chiedere quando tornate "papà, perchè quando vai a giocare torni sempre a casa zoppo?"

Vi prego, aiutatemi a resistere. Sto per cedere. E se ricompro le scarpette, è finita. Le uso una volta alla settimana, potrebbero anche durare altri dieci anni. Non smetto più.

domenica 9 gennaio 2011

Time After Time

Gli anni 50 sono stati gli anni del dopoguerra, della ricostruzione, del boom, del miracolo italiano.
Gli anni 60 sono stati anni di immaginazione e libertà, fantasia e figli dei fiori, love and peace.
Gli anni 70 sono stati anni di piombo, di terrorismo, di morti, di bombe, di stragi, di sangue.
Gli anni 80 sono stati anni di rampantismo, di yuppismo, di frivolezza e lusso e moda e ostentazione.
Gli anni 90 sono stati anni di merda, diciamolo pure.
Nel primo decennio del 2000, perfino la merda si è fermamente dissociata e ha preso le distanze.
Buon 2011 a tutti, anche a Paolo Rossi che ho citato scopiazzando e riadattando.