Avvertenza

Mi sono reso conto che diversi post sono legati a un brano musicale di Youtube che contengono e sono assolutamente incomprensibili senza quel video. Se l'account di chi ha pubblicato quel brano viene cancellato, il video sparisce. Non ho nessuna voglia di mettermi a ripercorrere tutto per vedere se questo è successo, ma se vi imbattete in un post che fa riferimento a un brano che manca, mi fareste un piacere segnalandomelo. Thanks.

giovedì 16 novembre 2017

Brain Damage

Chiariamo subito che, nonostante il titolo, il post questa volta non è autobiografico. I danni al cervello di cui si parlerà, una volta tanto, sono altrui. Segue colonna sonora che vi farà compagnia mentre leggete.
 
 
Il caso di cui voglio occuparmi è recente, recentissimo. Durante la partita di calcio di seconda categoria Marzabotto - Futa 65, un giocatore della squadra ospite dopo un goal ha pensato bene di festeggiare mostrando la maglietta della repubblica di Salò che aveva sotto la divisa di gioco ed esultando con un gesto che sembrava proprio un saluto romano. Ribadisco, si giocava a Marzabotto, paese dell'Appennino bolognese che durante la seconda guerra mondiale fu teatro di una strage nazifascista dove morirono più di settecento civili.

E questo episodio mi ha fatto scattare un collegamento con un episodio avvenuto qualche tempo fa. Un tizio prende una multa nel parcheggio di un centro commerciale perché ha parcheggiato nello spazio riservato ai disabili e pensa bene di tornare a esporre un ignobile cartello di insulti rivolto al presunto colpevole della sua multa, ovvero un disabile che secondo lui avrebbe chiamato i vigili per farlo sanzionare.
 

Ora, a mio parere c'è qualcosa che lega questi due fatti. E non sto parlando degli eventuali reati commessi, dall'apologia del fascismo all'incitamento alla discriminazione, non è di questo che voglio parlare. Nemmeno della rispettiva ignoranza di storia e grammatica. No, qui si arriva al titolo del post. Sì, perché questi due tizi sono accomunati dall'avere qualcosa che non funziona nel cervello. Una persona becera e volgare direbbe che sono due emeriti coglioni, ma io che becero e volgare non sono li definirò per negazione non-geni. Non é offensivo dire a qualcuno che non è un genio, vero? Nemmeno io lo sono, giuro, e giuro anche che non mi offendo assolutamente se qualcuno mi dice che sono un non-genio, anzi per certe cose sono tentato di dargli ragione.
Ecco, una persona che prepara la borsa per la partita del pomeriggio che giocherà a Marzabotto, ci infila dentro la maglietta della repubblica di Salò e scende in campo indossandola, con la chiara intenzione di mostrarla in caso di vittoria, per me è decisamente un non-genio di livello elevato.
Così come non-genio a livello top è un tizio che piglia una multa sacrosanta, facendo una cosa che sa benissimo di non dover e non poter fare, torna a casa, accende il computer, scrive un cartello di insulti becero e sgrammaticato, risale in auto, torna al parcheggio e lo appende in bella vista.
Gente, non è il giramento di palle di un momento, la bestemmia scappata in chiesa perché hai preso contro lo spigolo del banco, il vaffanculo che parte in automatico. Qua si tratta di gente che ci ha pensato sopra, ha avuto tempo per riflettere, ha elaborato una azione che era una colossale stronzata e l'ha fatta lo stesso. E non si spiega in altro modo che non sia una difficoltà di collegare il cervello. E non solo per l'azione in sé, che abbiamo già detto essere assolutamente idiota e condannabile.
Ma proviamo a ragionare sulle conseguenze. Cosa cazzo volevate fare, spiegatemi? Tu, calciatore, dimmi. Non ti è venuto in mente che forse a Marzabotto è un gesto che desta più scalpore che altrove? Non ti è venuto in mente che forse tra il pubblico c'erano figli e nipoti della gente morta nell'eccidio e che magari la gente non si sarebbe incazzata solo per aver perso la partita? E tu, scrittore di cartelli? Pensavi forse che il disabile presunto colpevole della tua multa avrebbe visto il cartello? Che passi le sue giornate nel parcheggio del centro commerciale? Il dubbio che ci siano telecamere che possono riprenderti non ti sfiora? Che nel giro di tre minuti qualcuno veda il tuo capolavoro e lo strappi o lo segnali alla sicurezza? L'azione in sé è evidentemente insensata, mentre le conseguenze sono inversamente proporzionali alla sensatezza.
Ragioniamo di questo aspetto. Avete fatto cose assolutamente inutili e insensate, offendendo e facendo incazzare un mucchio di gente, per che cosa? Per quale motivo? Vi rendete conto che vi siete scritti praticamente in fronte "sono un non-genio"? Non so, non ricordo se il tizio del cartello è stato identificato, il tizio della maglietta se ne é già uscito su FB con nome e cognome postando le sue scuse e youtube pullula di video della sua esultanza. Ora, la rete come sappiamo non perdona. Le vostre gesta restano in circolo, sapete. Mettiamo caso che perdiate il lavoro e ne cerchiate un altro. Mandate il vostro bel curriculum, con nome e cognome, e il selezionatore o il datore di lavoro fanno una banalissima ricerca. E sbuca che siete il tizio del cartello, o il tizio della maglietta. E si accende la dicitura "non-genio" a caratteri lampeggianti. Tanto valeva scriverlo direttamente nel curriculum. Segni particolari, brain damage.

2 commenti:

Scripenta ha detto...

La cosa peggiore caro Sym è che gente così è pure convinta di essere nel giusto e di inondare tutti con la loro sapienza...
P.s. il video YouTube non è visibile

SympathyForTheDevil ha detto...

Il video mostrava l'esultanza del tipo, ce n'era un sacco ma credo li abbiano fatti sparire tutti. E se non ne fossero convinti, non sarebbero non-geni.