Conferme E Scoperte

Affermando convinto che è stato un anno di merda credo di non dire nulla di nuovo né di offendere nessuno.

O meglio, qualcuno si potrebbe anche offendere in effetti e sei proprio tu, anno duemilaventi. Sì, ammetto di essere stato grezzo e volgare definendoti un anno di merda. Però anche tu fai un minimo di autocritica e guardati indietro. Dai, facciamo pace. Ti dedico una canzone.

Però, ora che riemergo dalla palude natalizia e faccio finta di stendere un bilancio, mi rendo conto in questo ultimo periodo di avere avuto alcune conferme e di aver fatto alcune scoperte, che vado a elencare in ordine assolutamente casuale alternandole. 

Sono ancora in grado di ingurgitare cento anolini durante un solo pasto. E' un test periodico sulla funzionalità gastrica a cui mi sottopongo a Natale e a Pasqua, e l'ho superato ancora. Nonostante non fossero fatti in casa come da tradizione ma acquistati, sono scivolati giù lisci come l'olio. Se per caso aveste domande da fare sul mio rapporto con la bilancia, sappiate che mi chiuderò in uno sdegnoso silenzio e ve le terrete. A titolo informativo, si tratta di tre piatti. Sempre a titolo informativo, credo che il detentore del record relativo vanti un record attorno ai quattrocento.

Esiste una versione samba di Tu scendi dalle stelle. Mi è capitato di ascoltarla per caso e devo ammettere che la cosa mi ha colpito, l'effetto straniante è notevole. L'ho cercata su YouTube, ma ho scoperto che esiste un numero imprecisato di cover orrende di una canzone che già non è il massimo di suo, quindi pur con tutto il bene che voglio a voi lettori ho rinunciato ad ascoltarle tutte. Se qualcuno la conosce o la trova me la segnali pure.

C'è un motivo preciso per usare pino o abete per le luminarie. Non sono un botanico e non so dirvi quale sia meglio tra pino e abete. Anzi, a dire il vero credo che non sarei nemmeno in grado di distinguerli. Però, se ho sempre visto usare uno dei due un motivo dev'esserci. Il punto è che non mi ero mai chiesto quale fosse questo motivo. Beh, posso dire con certezza una cosa. Conosco il motivo per cui sarebbe meglio non usare le palme, a meno che non vogliate trasformare la location nel set di "Natale in casa Siffredi" .

Le nevicate abbondanti hanno ancora effetti idioti su di me. Chi mi legge da almeno cinque anni sa di cosa sto parlando e probabilmente sarebbe pronto al peggio. Chi mi legge da meno tempo deve sapere che quando la neve supera i 25-30 cm io sento lo sfrenato desiderio di coricarmici dentro. Fin qui niente di particolare, il mondo è pieno di foto di gente stravaccata in mezzo alla neve e fino a cinque anni fa io ero uno dei tanti a farlo. Poi, non so perché, ho deciso che farlo vestiti era banale. Quindi, lettore novello, vedi tu se retrocedere nei post invernali di cinque anni fa alla ricerca di un uomo gnudo immerso nella bianca coltre con calzini e scarpe. Stavo per farlo di nuovo, l'altro ieri. Ma la nevicata si è trasformata in una pioggia gelida e sinceramente, nonostante tutto il bene che voglio a voi lettori, non è il momento di finire in ospedale con sintomi bronchiali e polmonari. Quindi almeno per il momento è inutile che proseguiate speranzosi nella lettura. Ma l'inverno non è finito, e questa è una minaccia.

Detto questo, so che cosa state pensando. Che sono uno sciocco bambinone immaturo. E nonostante questi complimenti mi facciano sempre arrossire e mi mettano in imbarazzo, non è così. Sono un adulto maturo e responsabile, anche a Natale.