Sette di sera di una giornata pesantissima che si sta facendo sentire, palpebra calante, inizi di fame, freddo e torpore. Esce il tizio che stavano visitando, chiamano dentro quello seduto di fronte a me e resto completamente solo. La sala d'attesa dà sulla strada, ad aprire la porta sono i medici dagli ambulatori quando si suona il campanello. Quindi, noncurante di ogni forma di educazione, dignità e decenza mi esibisco in uno sbadiglio apocalittico con stiracchiata, mani intrecciate dietro la nuca e barrito catartico. C'è solo un problema. Una piccola ma decisiva cosa che non ho notato. Il paziente appena uscito non ha chiuso. Ha solo accostato, senza fare scattare la serratura. Quindi la signora che apre silenziosamente la porta ed entra si trova di fronte una sorta di ippopotamo a fauci spalancate che emette gemiti di compiacimento. Scelgo la strada della
Ma mentre metabolizzo l'orrenda gaffe scatta il personalissimo paracadute che si attiva in queste occasioni. Un ricordo di molti anni fa, che normalmente giace sepolto sotto strati di memoria. Eppure ogni tanto riemerge, quando penso di aver fatto una grama figura. In pratica, in occasioni come questa lo uso come autoconsolazione. "Sì, certo, la figura è pessima, ma quella volta era decisamente peggio" E' ancora in cima alla top ten delle figuracce, insomma.
2 commenti:
E come direbbe Coliandro... "Minchiaaaa"
E mi fai venire in mente 2 cose, che essendo logorroica voglio raccontarti ahah
La prima quando lavoravo in un negozio di abbigliamento venne una ragazza con una protesi al braccio, l'ho seguita io negli acquisti e le ho dato delle maglie da provare in camerino, ad un certo punto lei si affaccia tenendo la tendina con la mano perché era svestita e mi dice, mi puoi prendere la taglia più grande? E io, sì certo mi passi quella che hai dentro? E al suo sguardo inceneritore con la coda dell'occhio vedo il braccio posato sullo sgabello... Sarei voluta sprofondare...
La seconda in realtà è di mio marito, quando disse a un nostro amico, che si era appena scalfito la rotula con un colpo di accetta (storia troppo lunga) oh Walter non ti lamentare più che è andata bene, dacci un taglio e sempre in gamba! Ovviamente ancora si sente l'eco dell'infinito vaffanculo che gli è arrivato dietro ahahah
Beh, Scripenta, i miei complimenti a te e a tuo marito, fails di notevole livello :D ma credo che ognuno di noi ne abbia un personalissimo patrimonio, ci si potrebbe scrivere un fior di libro
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