Studio di un noto psicologo, palazzo signorile in centro, suona il campanello.
PSI: Chi è?
VR: Eeeeeh.
PSI: Ho detto chi è ?
VR: (incerto) Va bè se proprio te lo devo dire ...
PSI: (alza gli occhi al cielo e parla tra sé "Oh cazzo, avevamo appuntamento alle cinque e sono le tre e un quarto. E' sempre fuori come un balcone") Non c'è bisogno che me lo dici, purtroppo. Entra, Vasco.
VR: Siamo solo noiiiiii.
PSI: Vasco, certo che siamo solo noi, la seduta di gruppo è il giovedì. E ti ricordo che la abbiamo spostata perché mi hai sfracellato i coglioni con "odio i lunedì", quindi non cominciare a fare casino come i bambini dell'asilo.
VR: Dottore, cosa fa? Mi cita ? Vuole un dolcino? Vuole uno spino?
PSI: Io ti citerei in giudizio per le tue canzoni degli ultimi trent'anni, sempre se proprio te lo devo dire.
VR: Dottore, a parte che mi sta ri-citando, ma credevo di essere qui per affrontare i miei problemi e non per una recensione.
PSI: Vasco, affrontare i tuoi problemi è esattamente quello che dobbiamo fare, anche se solo a pensarci mi viene voglia di stracciare la laurea in psicologia e andare a Uomini & Donne.
VR: Dottore, mi sembra di percepire una vena polemica, ce l'ha con me anche lei ?
PSI: Certo che voi rockstar (si fa per dire) siete proprio fatti con lo stampino, anche il tuo collega grasso e stridulo gracchia convinto che tutti ce l'abbiano con lui.
VR: Ma è vero, dottore. Cioè dai soccia per due cover ci trattano peggio di un serial killer.
PSI: Oddio, Vasco, in effetti spesso sei un serial killer di orecchie e di coglioni. (ride)
VR: Dottore, ecchecazzo dai!! Non ci si metta anche lei oltre al tipo del blog, che poi è anche un corregionale e cià più esscie e più errhe di me.
PSI Non lo conosco ma sai che già mi sta tendenzialmente simpatico? E poi almeno non canta, se non in occasioni particolari. Comunque veniamo a noi. Anche tu come il maialino rose e fucili, col quale indubbiamente condividi il serio problema di fare cover a cazzo, sei convinto che l'universo mondo ce l'abbia con te.
VR: Convinto? Ne sono certo.
PSI E questo si era capito, come si era capito che è da un pezzo che hai questa mania di persecuzione. Che poi l'unico che avrebbe da lamentarsi di persecuzioni sarebbe il tuo fegato, a giudicare da come l'hai spappolato.
VR: Dottore, lei continua a citarmi a sproposito e la cosa non mi lusinga.
PSI: Allora, prendiamo il toro per le corna e affrontiamo questo stramaledetto problema. Sono quarant'anni che scarichi le tue responsabilità sugli altri dando loro le colpe. A cominciare da questo fantomatico Alfredo a cui hai addirittura intitolato una canzone.
VR: Ma è vero dottore, coi suoi discorsi seri e inopportuni mi fa sprecare tutte le occasioni.
PSI: Vasco, che tu tiri in ballo l'opportunità di certi discorsi è la barzelletta del millennio, converrai con me che se i comitati antirazzisti e quelli femministi ce l'hanno con te pure loro una frase tipo "è andata via col negro la troia" non è che giochi a tuo favore.
VR: Eeeeeh va bè dottore adesso basta col politicamente corretto, non siamo mica gli americaniiiiiiiii che loro possono sparare agli indiani.
PSI: Ah giusto, dimenticavo, anche i comitati dei nativi americani qualche motivo per avercela con te ce l'hanno.
VR: Ma porca puttana dottore, allora non posso più aprire bocca.
PSI: Questa in effetti sarebbe una soluzione auspicabile, vedo che stai prendendo coscienza del problema e degli eventuali modi di affrontarlo, bravo.
VR: Dottore, le ricordo che a Modena Park io faccio duecentomila persone che vengono lì esattamente per sentirmi aprire bocca.
PSI: Questo della psiche dei tuoi fans italiani è un altro fenomeno che meriterebbe approfondimenti, ma devo a mia volta ricordarti che fuori d'Italia non ti caga nessuno e che l'unico straniero che ha una vaga consapevolezza della tua esistenza e amerebbe dirti qualcosa è Thom Yorke ma dubito che ti piacerebbe.
VR: Dottore, sicuro che la sua non sia invidia per la mia vita spericolata?
PSI: Minchia Vasco, se la tua idea di vita spericolata è farsi un paio di whisky al Roxy Bar in centro a Bologna dopo esserti strafogato di tortellini e aver implorato Toffee di passarti l'asciugamano perché prendi freddo e ti viene la colite, in confronto la gita dei catechisti della parrocchia è una crociata in Terra Santa.
VR: Dottore, lei non sta aiutando per niente la mia anima fragile.
PSI: Ma adesso cosa hai, che non tiri più il fiato? Un attacco d'asma?
VR: Respiro piano senza far rumore.
PSI: Non fare il coglione e nemmeno la vittima, lo faccio per il tuo bene, Vasco. Sono duro con te così come so riconoscere i tuoi meriti. Per esempio c'è una tua canzone che mi piace tantissimo, la trovo molto delicata ed ironica, affronta i problemi dell'adolescenza prendendoli di petto e la sessualità dei giovani in modo scanzonato e graffiante.
VR: Grazie dottore, mi fa piacere, mi sta rincuorando. Mi dica, di quale canzone parla tra quelle della mia lunga carriera? Ormai siamo in confidenza, provi a canticchiarmene un pezzo.
PSI: Va bene, te la canticchio ma promettimi di non commuoverti. E comunque, è il tuo pezzo migliore degli ultimi trent'anni.
5 commenti:
Diavoletto adorato, nella spiegazione della vita spericolata hai dimenticato "seduti sul divano a parlar del più e del meno" però comunque il senso era chiarissimo ahahah
Gli Squallor sono sempre un bel sentire, mi fanno troppo ridere, e tu sei sempre spettacolare ��
Avrei potuto fare tre post, Scripenta ... come, gli Squallor ? Sono loro ? :D
Diavoletto, sappi che adesso va di moda una canzone di Angelina Mango (proprio la figlia di Mango) che dice "potevo ballare con lui(in questo caso loro, gli Squallor) ma sto qui a piazzare con te..." Quindi tranquillo resti sempre la mia fonte di risate preferita ����
Sono proprio fuori dal mondo! Mi ero persa le ultime chicche! Appoggio jede Wörter!
DGAI, ma sei avanti, sei nel 2023 :O non mi dire che hai già letto tutto fino qui (comunque, apprezzo l'appoggio)
Posta un commento