Da Comunisti A Vacche, Nubi e Podisti

Post che si riallaccia al precedente riportando le cose nella giusta prospettiva, con spot pubblicitari gratuiti.

 

Come ricorderete, dopo aver espresso in modo colorito la nostra disapprovazione a manifestazioni motoristiche in ameni paesini di montagna io e LSD eravamo stati additati come presunti comunisti da un simpatico passante. Ora, pur lusingato e orgoglioso di siffatto appellativo, ribadisco che la questione non era politica ma ambientale, per così dire. E a ulteriore conferma che non ce l'ho con te, Horacio Pagani, scrivo qui che è uscito qualche giorno fa un nuovo modello della tua scuderia, la Utopia, e non voglio nemmeno niente per lo spot. Solo riconfermare che, se vado in ameni paesini di montagna, voglio vedere cose tipiche degli ameni paesini di montagna. Quindi, approfittando di alcuni giorni di ferie, siamo ritornati nell'ameno paesino di montagna e siamo stati finalmente premiati, abbiamo visto cose che si vedono negli ameni paesini di montagna. 

La prima è stata una competizione tra vacche per stabilire la Regina delle Corna. Tralasciamo le decine di battutacce possibili e descriviamo i fatti. Si mettono in una arena (in un enorme prato, nel nostro caso) enormi vacche da mezza tonnellata l'una che si spingono con le corna e vince quella che riesca ad allontanare l'altra. Sinceramente avevo dubbi sull'assistere a questa cosa, non sono un fanatico animalista ma lo trovavo comunque discutibile. Apro una parentesi, durante un viaggio in Spagna dello scorso millennio la banda di squinternati con cui mi trovavo decise di andare a vedere una corrida, io mi rifiutai di unirmi a loro e decisi di rimanere sul camper, proprio con la motivazione ufficiale di non aver nessuna voglia di assistere a spettacoli di crudeltà contro animali. Ovviamente c'era anche una motivazione secondaria, che era quella di sfondarmi di birra e approfittando dei fumi dell'alcool tentare di stabilire contatti con una avvenente fanciulla teutonica accampata tre tende più in là. Sarò sincero e confesserò che ho centrato solo l'obiettivo alcolico, ma quel che mi premeva ribadire era il mio passato dubbioso sulle suddette manifestazioni. Però, assistendo agli scontri tra vacche, devo dire che ne ho viste solo due spingersi veramente corna contro corna con una che è riuscita a fare indietreggiare l'altra. In tutto gli altri scontri, ho avuto la sensazione che queste coppie di enormi bovini non si siano manco guardati e abbiano girato sui tacchi per conto loro. Però la giuria ogni volta decretava una vincitrice e non ho potuto che fidarmi della correttezza arbitrale. A corollario degli scontri, abbiamo anche avuto la visione di un mandriano che ha deciso di procedere a svuotamento di vescica en plein air a circa 15 metri da noi. Essendo cosa che regolarmente faccio anche io in montagna, ho chiesto a una sghignazzante LSD se potevo unirmi a lui ma me lo ha fermamente proibito con motivazioni che preferisco non riportare. 

La seconda cosa tipica di ameni paesini di montagna che ho visto è stata il passaggio di una tappa della Tor de Géants, ovvero una maratona in quota di circa 330 km e 24.000 metri di dislivello, che il vincitore ha percorso in 70 ore 31 minuti e 36 secondi, dormendo solo 17 minuti. Una delle amene passeggiate che avevamo in programma coincideva per un certo tratto col percorso della gara. A un certo punto siamo stati affiancati da un partecipante. Era in assoluto relax, non correva ma camminava e stava digitando sul telefono. Ho deciso di tentare di tenere il suo passo. Mi ha dato 20 metri di distacco in 200 di percorso. Probabilmente aveva corso tutta la notte mentre io per tutta la notte avevo digerito una clamorosa costata ben annaffiata. Umiliato, ho finto di dovermi allacciare una scarpa e ho atteso l'arrivo del resto della famiglia. 

La terza cosa che ho visto, e che vale la mia entusiastica riconferma della voglia di andare in montagna, è il Gran Paradiso che ha deciso di esagerare in bellezza.

Se volete, potete fare un Test di Rorschach con le nuvole. Nella prima io vedo un angioletto che mostra le terga e nella seconda un coniglio. Qualora tra chi mi legge ci fossero psicologi, vi prego, non ditemi nulla.