Ancora cronaca. Questa notizia mi pareva ghiotta quindi credevo di poter dire la mia con una certa facilità. E invece ho incontrato difficoltà impreviste.
Allora, avrete sentito che Sabato 5 Settembre a Roma c'è stata la manifestazione dei. No, di. No, è sceso in piazza il. No, hanno manifestato i. Minchia, gente, ci rinuncio e ammetto che non sono riuscito a capire chi cazzo ha manifestato. Da quel che sono riuscito a vedere documentandomi sul web, erano presenti Popolo delle Mamme, Forza Nuova, No Vax, negazionisti del CoViD e no-mask. Non so dei terrapiattisti e dei rettiliani, mentre i gilet arancioni pare abbiano preso le distanze. Cioè, Pappalardo ha preso le distanze dalla cosa. E a proposito di prese di distanze, ho visto anche una lettera di sostegno all'iniziativa corredata da una lista di nomi più o meno VIP. Solo che pare che molti dei presunti VIP coinvolti non avessero nessuna intenzione di partecipare alla manifestazione e si siano trovati citati a loro insaputa. Tipo Ilaria Cucchi, che con lo stile che la ha contraddistinta in anni di battaglie per la verità sulla morte del fratello liquida la cosa in due righe lapidarie. Senza citare e senza dare visibilità. Chapeau.
Ma una cosa che davvero mi ha colpito è che tra le firme dei falsi sostenitori in fondo alla lettera ci fosse anche Povia. Ora, se ce la fate dovreste spiegarmi perché cazzo qualcuno dovrebbe avere uno sfrenato desiderio di avere Povia a sostenere una sua iniziativa. Ma farlo in modo fraudolento finendo per beccarsi poi una smentita dallo stesso è una cosa che va oltre l'umana comprensione.
Comunque, in piazza si sono viste le cose più stravaganti. Un meraviglioso calderone con dittatura sanitaria, bambini da salvare, foto di Bergoglio e Beppe Grillo bruciate, no al 5G, no a Big Pharma, no a Bill Gates, Soros, Monti e Mattarella, no al governo, qualche saluto romano, gente che invocava l'intervento di Trump che ama l'Italia e ci proteggerà, esibizione di immagini del Papa Emerito Benedetto XVI. Il capolavoro pare sia stato il tentativo di bruciare una mascherina sul palco. Tentativo non riuscito. Qui, una immagine della piazza, non esattamente gremita, con tre striscioni che in qualche modo definiscono quello che è successo.
Primo cartello a sinistra "Liberty once lost is lost forever". Ora, perché scriverlo in inglese mi chiedo io. Pareva brutto dire "La libertà una volta perduta è perduta per sempre"? Ma al di là delle scelte linguistiche, mi ha colpito la grafica del cartello. Ora, uno ha il diritto di contestare, e ci tornerò alla fine. Tu puoi criticare la gestione della sanità di un paese di sessanta milioni di persone, anche se parli di dittatura siamo in democrazia e ti è permesso farlo. Credo sia una gestione complessa, che deve tenere conto di un numero enorme di cose, fatta da gente che avrà delle competenze e una professionalità. Ma non è da escludere che commetta errori, e tu puoi criticarla. Puoi farlo anche se la tua capacità organizzativa è quella di qualcuno che deve preparare un cartellone di sei parole e scrive il FOREVE finale troppo grande e scentrato, se ne accorge tardi ed è costretto a aggiungere una R piccolina. Con tutto il rispetto, io continuo a dare retta al mio medico.
Secondo cartello al centro "Governo criminali assassini". E questo è un evergreen, è un cartello universale. Puoi tenerlo in cantina e tirarlo fuori a ogni manifestazione, va sempre bene e con qualsiasi governo.
Striscione a destra "Noi siamo il popolo". E qui vacillo. No, belli miei. Un par di palle. Voi siete un paio di migliaia di persone. E quando sento chiunque, e dico proprio chiunque, iniziare a dire noi siamo il popolo mi vengono i brividi.
Concludo, si sarà capito che non sono esattamente dalla parte di questa gente. Ma la manifestazione è stata pacifica, niente scontri, niente cariche delle forze dell'ordine. E va bene così, manifestate pure e dite la vostra. Anche se, tornando al post precedente, vedo un bel meme con la faccia sorniona di Putin che dice "Ah, sei convinto di vivere in una dittatura sanitaria? Vieni a fare una bella manifestazione sulla Piazza Rossa per dirmelo".
Ma io sono un libertario e ho una posizione precisa. Rispetterò sempre il tuo diritto alla libertà di parola. Sempre, fino a quando tu rispetterai la mia libertà di non stare ad ascoltarti e, nella remota e improbabile ipotesi che io lo faccia, di sbattermi solennemente i coglioni di quello che hai da dire se non mi interessa.
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