sabato 15 giugno 2013
Il culo come punto di partenza
Ebbene sì, tutte le cose belle
finiscono. Sébastien Torresin dopo la copertina di Dieux du Stade ha fatto bella mostra di sé in copertina di Sympathy For The Devil per una
settimana, ma dopo la scorpacciata di culi è ora di ricominciare tornando all’antico.
Su richiesta di una gentile
lettrice, non lo eliminerò completamente ma mi limiterò a retrocederlo da uomo
copertina ad illustrazione, per di più a colori, di questo post, in modo che se proprio se ne sente
la nostalgia si possa con un rapido scroll ripescarlo e dare una lustrata alle
pupille. Però, lasciatemi dire che con un buon fotografo, luci giuste e ritocchi
dove serve si fanno miracoli. Se state pensando che vale anche per le fanciulle, lo so benissimo.
Alcune rapide considerazioni sull’ultimo post. La
prima è una riflessione. Con questo blog non vincerò mai il Pulitzer e men che
meno il Nobel per la letteratura, al massimo il Pirla d’Oro condominiale e
forse nemmeno quello. Però, mi ha colpito il fatto che questo sia stato il post
che ha fatto il botto in termini di commenti e visualizzazioni. Sono dati
minuscoli, ma in dieci giorni ha superato la media delle visualizzazioni
mensili. Ultimamente ho parlato, nel mio piccolo modo, di autismo e di
omofobia, dei dieci saggi e di Raphael Gualazzi, di aspiranti suicidi in
bicicletta, di scarafaggi e del povero Luca. Ma il post più visualizzato e
commentato della piccola storia di questo blog diventa quello in cui montagne
di muscoli, culi loquaci e palloni da rugby si uniscono in un trionfale
cocktail ormonale. La morale, a questo punto, sembra che ci voglia culo per
avere successo. Che sia alla base di ogni trionfo. E’ proprio vero che “Anche
sul trono più alto del mondo, si sta seduti sul proprio culo.” (Montaigne).
Un
altro aspetto vorrei sottolinearlo come testimonianza del mio impegno verso le mie
lettrici. Terrei a dirvi che, nella vita quotidiana di un tranquillo padre di
famiglia in sconsolato ascolto dell’orologio biologico che ticchetta spietato
verso la meritata andropausa, non è stato facile affrontare sguardi di dubbioso
compatimento di figli e consorte che per qualche giorno ogni volta che mi passavano dietro mentre
stavo al pc mi trovavano intento a esaminare sul monitor frotte di maschioni
poco vestiti. Voglio dire, ci siamo passati tutti, Internet is for porn come cantava la
canzoncina di due post fa, ma il rugbista gnudo ingenera sospetti anche negli
affetti più cari. Per di più immeritati. L’ho fatto per voi, gentili lettrici.
Ricordatevi di me e parlatene bene.
Terza e ultima cosa che vorrei dire, non credo
che lo farò. A meno che non tocchi vette alcoliche ormai dimenticate, non vi
mostrerò il mio prezioso lato B né poserò gnudo col pallone da rugby là. Più di
una lettrice me lo ha chiesto, suppongo per sbeffeggiarmi o per gusto
dell’orrido, ma purtroppo non sono più all'altezza, ammesso che lo sia mai
stato. Ed essendo io un ex teppistello di periferia avvezzo alle battutacce da
caserma, sappi che tu che mi hai detto che probabilmente non avevo bisogno del
pallone da rugby ma potevo benissimo farlo con una pallina da ping pong mi hai
fatto scannare dal ridere.
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10 commenti:
E' proprio vero caro amico, nella vita senza culo non vai da nessuna parte!!!!! Ne hai avuto la prova e adesso finalmente ritorniamo alla normalità, per te. Devo dire che dopo aver visto il tuo post col bellissimo Torresin sono andata a cercarlo subito su Google e appena ho visto una sua intervista mi è caduto un mito (o se rende meglio le palle)....che brutti denti!! sob sob me tapina misera blatta innamorata e disillusa nel giro di 24 ore.
Ilsoleamezzanotte, credo che abbiamo visto la stessa intervista che non sono riuscito a caricare e abbiamo pensato la stessa cosa. Come in un vecchio grandissimo film, è stata La caduta degli dei. Ma ci saranno altri culi ad attenderci, non disperiamo :-D
Ho la prova di quanto dici ogni volta che affronto un esame.. E visto e considerato che va meglio quando ci metto più culo che cervello, lascio fare =P
Calamì, quindi se non ho capito male l'università italiana è una macchina produttrice di laureati decerebrati specializzati in dimostrazioni a posteriori ? :-O Cantava Orietta Berti "finché la barca va lasciala andare", finché il culo rende lascialo fare ?
Suppongo che nel caso specifico universitario il culo sia direttamente proporzionale alle attitudini di ognuno: voglio dire, dare un esame di letteratura avendo studiato a grandi linee, mi porterà sicuramente un voto più alto di quello che prenderò ad un esame di economia extracurricolare, per il quale non importerà quanto avrò sudato su concetti matematici, formule e statistiche: il tizio che per ordine di iscrizione all'appello d'esame si troverà dopo di me, con una maggior attitudine all'accumulazione flessibile e al fordismo e che ha studiato a grandi linee, prenderà più di me.
Quindi Jennifer Lopez sarà plurilaureata, Nadia Cassini avrà dignità di pubblicazione e non mi pronuncio sul bacio accademico per non trascendere :-D
Ecco, in tutta onesta' ho prferito il post numero 1. Ma quanto alla considerazione numero 3. del post numero due... non ti sottovalutare, forse qualche donzella avrebbe potuto seriamente appreezzare le tue nudita' (purche' non ovali)
{Judith}
Beh, Judith, come avrai visto dai commenti sei in buona compagnia nel preferire l'altro post LOL ti ringrazio comunque per avere lasciato aperta una speranza alla mia autostima LOL
A me viene solo da dire: "Se gli occhi vedessero anime invece di corpi, quanto sarebbero differenti i canoni della bellezza."
P.S. probabilmente lo dico solo perché sono una cessa 🤣🤣🤣
Scripenta, ti ringrazio per aver elevato il livello passando in poche righe da riflessioni sul culo a riflessioni sull'anima :D :D
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