giovedì 21 giugno 2012
Per me si va nella città dolente
Ho aggiunto un nuovo piccolo capitolo nella mia umana e personalissima
enciclopedia delle cose da fare almeno una volta nella vita. Ed è la seguente.
Stravaccarsi sul divano, nella mattina di un giorno feriale, con un pacco di
biscotti (per chi fosse interessato, nella fattispecie erano frollini Coop ad
imitazione degli Abbracci del Mulino Bianco, ma va bene qualunque tipo di
biscotto mentre sono esclusi dolci al cucchiaio e gelati), e senza lasciarsi
attrarre troppo l’attenzione dalle gambe di Angie “Legs” Dickinson ma
concentrandosi su dialoghi e ambientazione, guardare una puntata di Pepper
Anderson Agente Speciale che affronta lo scottante tema del racket del gioco
d’azzardo. Tralasciare il momento in cui uno dei criminali minaccia un
poliziotto dicendo “ Scommettiamo che se resti qui passerai un guaio ? “ e il
poliziotto replica “Scommettiamo che se vai avanti avrai un bel buco nella
pancia ? “, no, dico, puntata sul gioco d’azzardo e doppia battuta con la
parola scommettiamo, io ti amo alla follia, sceneggiatore.
Invece, prestare spasmodica attenzione al momento clou, in cui Pepper
e il collega per risolvere il caso fanno visita in carcere ad un vecchio boss
mafioso malato di nome Tony o Vito Angelo, giusto un velato accenno di
stereotipia tra suono di mandolini e profumo di pizza, che prima di aiutarli
vuole sapere dal poliziotto, che gli ha svelato di avere lontane origini
italiane, se ricorda cosa c’è scritto sulla porta dell’inferno nella Divina
Commedia. E la cosa meravigliosa è che il tenente (o sergente?) lo sa. Lo sa. Non
tutto, ma conosce a memoria l’inizio del terzo canto. Il tenente o sergente Crowley,
del Dipartimento di Polizia di Los Angeles, ha letto Dante Alighieri e lo sa. E
glielo recita. E io, con la bocca piena di biscotti e sputazzando briciole che
non so se raccoglierò mai dal tappeto, lo declamo con lui.
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2 commenti:
Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l'etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
Giustizia mosse il mio alto fattore;
fecemi la divina podestate,
la somma sapïenza e ’l primo amore.
Ho un debole x la Divina Commedia...
Sfondi una porta aperta, Scripenta, sono un cultore di Ulisse ...
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