Avvertenza

Mi sono reso conto che diversi post sono legati a un brano musicale di Youtube che contengono e sono assolutamente incomprensibili senza quel video. Se l'account di chi ha pubblicato quel brano viene cancellato, il video sparisce. Non ho nessuna voglia di mettermi a ripercorrere tutto per vedere se questo è successo, ma se vi imbattete in un post che fa riferimento a un brano che manca, mi fareste un piacere segnalandomelo. Thanks.

martedì 5 ottobre 2021

Alpenlament 1 - Cigarettes

Prima puntata dei lamenti alpini, nella quale un polemico Sym si scaglia con veemenza contro cattive abitudini antiecologiche e antisalutiste. 

Alle cose che si trovano in terra sui sentieri alpini e che non dovrebbero esserci, da un paio d'anni si sono aggiunte le mascherine. Ma non è di questo che voglio parlare ora, poi ci torniamo alla fine del post. E' una giornata splendida, sole a martello e nonostante l'altitudine il caldo si fa sentire. Sto percorrendo un tratto in salita, cosa che in montagna non si può definire insolita come del resto la presenza di discese. Il confine del bosco è già stato superato, quindi di ombra non se ne parla. Lo strappo è davvero ripido e potrei definirmi affaticato, se non fosse un moderato eufemismo. La cruda realtà è che un polmone esausto è in trattativa col fegato e gli sta chiedendo di respirare per un po' al posto suo, cosa che il fegato provato da una vita di alcolici, fritti e stress si guarda bene dal fare. L'altro polmone sta scrivendo al sindacato alveoli lamentando l'intollerabile sfruttamento a cui si trovano sottoposti e minacciando uno sciopero a tempo indeterminato. Sono piegato in avanti per controbilanciare la pendenza e evitare di farmi ribaltare all'indietro dallo zaino. Guardo attentamente dove metto i piedi tra i sassi cercando di evitare di inciampare e finire steso a pelle di leone. E mi trascino sempre più lentamente, boccheggiando, finché non decido di fermarmi a riprendere fiato e bere un po' d'acqua. Abbasso lo sguardo e nel mio campo visivo entra un mozzicone di sigaretta. 

Ora, io non sono un fumatore e posso dire di non avere mai fumato, se escludiamo aver espletato la pratica sigarette a tredici anni con un amico fumandocene un pacchetto in due. Non mi era piaciuto e non ci ho mai più riprovato, nella triade Bacco Tabacco Venere avete già capito chi ha avuto la peggio. Sugli altri due, meglio che continuiamo a parlare di sigarette. Ora, come dicevo, non conosco e non apprezzo i piaceri del fumo e quindi, come già ho avuto occasione di dire più volte parlo di cose che ignoro con gusto e incompetenza. E proprio per questo, ignoto fumatore, devo farmi una domanda. Suppongo che tu ti sia fermato come me in questo punto perché eri stanco, sudato, col fiatone, pulsazioni a mille, ronzio alle orecchie e inizi di capogiri, bocca asciutta e lingua felpata. In queste precarie condizioni, anonimo fumatore, devi davvero dirmelo. Ma come cazzo ti viene in mente di tirare fuori un pacchetto di sigarette dallo zaino e accendertene una? Siamo a duemiladuecento metri sul livello del mare, l'aria è pura e tu senti il bisogno di spararti un po' di nicotina nell'apparato respiratorio? 

Ma so che non avrò risposta in questo dialogo immaginario, quindi lo proseguo con una mia affermazione che non ammette repliche. Come ho detto all'inizio, tra le cose che si trovano in terra ora ci sono anche le mascherine. Non è bello vederle in terra e mi fa incazzare ogni volta. Ma con uno sforzo di volontà e buon cuore lascio il beneficio del dubbio. Avevi la mascherina, o il fazzoletto di carta, o il biglietto del bus in tasca e tirando fuori qualcosa ti è caduto e non te ne sei accorto. Sarebbe meglio che non succedesse, ma succede. Ci sta, può capitare. Una volta è successo anche a me, LSD se ne è accorta, me lo ha detto e ho raccolto. Ma la sigaretta, ignoto fumatore, è altra cosa. Non avevi un mozzicone in tasca. Quando hai acceso la sigaretta l'avevi tra le dita. L'hai portata alla bocca un numero imprecisato di volte, sempre tenendola in mano. L'hai aspirata boccata dopo boccata fino alla fine. E quando l'hai finita era ancora nella tua mano, ed eri consapevole di averla finita. E hai deciso tu cosa farne. E se non ti sei portato un contenitore, o non l'hai appallottolata in un pezzo di carta ficcandola in una tasca dello zaino, hai deciso consapevolmente di lasciarla cadere sul sentiero. Non è stata una distrazione, non è stato un errore. E con la stessa consapevolezza, senza margine di errore, io dico una cosa, sconosciuto fumatore abbandonatore di mozziconi. Dico che sei una enorme, stratosferica, indescrivibile testa di cazzo.

4 commenti:

Scripenta ha detto...

Sym che piacere rileggerti... Un'emozione oggi nell'aprire e trovare un nuovo post... Ma siccome io resto sempre la solita rompibeep, mi viene da pensare che l'ignoto e ignobile individuo che abbandona il mozzicone, magari è un abitudinario dei sentieri montuosi, super allenato e che quindi non risente la fatica e si gode il panorama boccheggiando una sigaretta che,da ex fumatrice, da un immenso piacere... (Io mi portavo sempre dietro una scatoletta dove mettere le cicche) Felice del tuo ritorno 😘

Mandorla Amara ha detto...

������������
Io ti amo ��

SympathyForTheDevil ha detto...

Ci ho messo un po', ma sono tornato. Un po' come un battito cardiaco normale nell'episodio descritto :D Come ho detto, del piacere della sigaretta parlo da non fumatore e continuo a non capire ma a ognuno i suoi piaceri. Lieto di sapere che eri una fumatrice con una coscienza ecologica, perché il mio convinto parere sulla fallocefalia dell'abbandonatore di mozziconi non cambia :D

SympathyForTheDevil ha detto...

Quante cose abbiamo in comune, Mandorla ... anch'io mi amo, non immagini quanto :D :*