Voglio tornare sull'ultimo post per alcune riflessioni. Con soundtrack.
La prima è una confessione. So che per molti di voi non sarà una sorpresa ma devo ammetterlo, con questa minchiata del "me la daresti un paio di volte" mi sono proprio divertito come un pazzo. E mi è proprio dispiaciuto smettere di andare in giro a rompere le palle, ammetto anche questo. So di svelare un mio lato sensibile e delicato, ma sento di potermi aprire con voi fedeli lettori. Insomma, sono triste. Non mi sentivo così triste e sconsolato da quando fui eliminato in semifinale alla gara di rutti della seconda liceo. Ma su questo magari farò un post a parte, sento che non vedete l'ora di saperne di più. Tornando al post, devo anche ammettere che sono stato tentato di scriverne un seguito e non è detto che non lo faccia, devo solo trovare tempo, voglia e una sostanza alcolica che mi aiuti a produrre nuovi approcci. Ho pensato di scriverli personalizzati a seconda del nick della sventurata vittima, ma se dopo tanta fatica non si dovessero avere risultati la mia delicata sensibilità di cui sopra ne verrebbe pesantemente colpita.
Vengo immantinente alla seconda cosa che mi ha colpito. Che si trattasse di una solenne minchiata a me pareva ovvio. E invece non avete idea di quanta gente mi ha preso sul serio e si è proprio incazzata di brutto. Non che essere insultato online sia una cosa nuova per me, eh. Ci sono anche abbastanza abituato a fare incazzare la gente, ma mi sconvolge come qualcuno abbia potuto davvero risentirsi per la idiozie che scrivevo. Ora, capisco che le gentili signore siano subissate di proposte sconce, le mie amiche di chat Kreisha e le altre me ne hanno parlato. Ma davanti a una cazzata, rispondi con una cazzata se proprio vuoi rispondere. Altrimenti, va bene il mutismo. Ma valanghe di insulti hanno su di me l'effetto contrario, divento ancora più coglione. Per tacere di una che mi ha inchiodato una pezza serissima di tono moraleggiante, venti minuti di istigazione al suicidio. Spero almeno che mi stesse perculando, sarebbe una giusta nemesi, una chiusura del cerchio.
E a questo proposito ho la terza cosa da dire. Immagino che almeno metà dei nick femminili a cui ho fatto l'immonda proposta fossero uomini, i classici camionisti moldavi nerboruti e pelosi che affollano le chat con delicati nick tipo bibliotecariamiope. Troverei estremamente divertente, la prossima volta che una delle ragazze del mio zoo di squinternate verrà sguinzagliata in chat, che venisse approcciata con la stessa proposta da uno di questi uomini che l'hanno ricevuta travestiti da donna. Sarebbe il trionfo di questo gioco di specchi. E io potrei dilettarmi in risposte femminili demenziali come quelle che speravo di ricevere. Ma anche mi contattasse il più fascinoso del mondo, tengo fermamente a dirvi che non gliela darei. Non sono quel genere di ragazza.
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