Mi è successa una cosa che mi ha fatto riflettere e messo davanti ai miei limiti.
Una gentile lettrice corregionale mi ha contattato dicendosi stupita dal fatto che io non avessi scritto nulla sulla questione degli Euro 4. Riassumendo brevemente per chi non fosse aggiornato sulla questione, a causa del crescente inquinamento diverse regioni del Nord Italia, bacino padano, avevano deciso il divieto di circolazione per alcune tipologie di veicoli diesel, con l'Emilia Romagna unica a includere nel divieto anche gli Euro 4. Dopo una incazzatura generale dei possessori emiliani di diesel Euro 4 (incazzatura nel cui ambito credo rientri la richiesta della lettrice, NdA) e la constatazione del fatto che per molti pendolari la stessa auto avrebbe potuto essere in regola uscendo dal garage e nel giro di un chilometro non esserlo più, la regione ER ha prontamente ritirato la decisione.
E veniamo al mio sconcerto, che è dato dalla sorpresa constatazione che in giro c'è gente che pensa che io possa avere qualcosa di sensato da dire su questo tema e addirittura si stupisce perché non ne scrivo. Devo ammettere che nulla era più lontano dalla mia mente e che per la succitata mente il tema è fin troppo complesso, ma già che sono stato stuzzicato ne scrivo ugualmente. Prima del dietrofront della regione, che credo abbia sopito la furia della appiedata, ero pronto a cavarmela bullandomi tronfio e soddisfatto di avere in famiglia un diesel Euro 6 e un GPL che mi permettono di girare senza particolari problemi sbeffeggiando gli appiedati. Ma questo non risolve il problema di fondo, ovvero cercare di capire di chi è la colpa di questo fottuto inquinamento. Ho sentito parlare, elenco random, di gas di scarico degli autoveicoli, fumi di impianti di riscaldamento, ciminiere delle fabbriche, deiezioni e meteorismi bovini, distacco di particelle sottili dovuto al rotolamento dei pneumatici sull'asfalto e all'usura degli impianti frenanti. E adesso ne so esattamente come prima, prospettandomi un mondo in cui andrò a piedi (curando di non strusciare le suole sul marciapiede), se andrò in auto non frenerò, starò al freddo in casa e non berrò più latte né mangerò Parmigiano-Reggiano, maledette vacche. Quello che d'altra parte so è che la situazione è questa, e che il Parmigiano-Reggiano viene prodotto lì sotto, e che il mio naso respira quella roba.
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