Avvertenza

Mi sono reso conto che diversi post sono legati a un brano musicale di Youtube che contengono e sono assolutamente incomprensibili senza quel video. Se l'account di chi ha pubblicato quel brano viene cancellato, il video sparisce. Non ho nessuna voglia di mettermi a ripercorrere tutto per vedere se questo è successo, ma se vi imbattete in un post che fa riferimento a un brano che manca, mi fareste un piacere segnalandomelo. Thanks.

sabato 28 gennaio 2012

Scosso

Sono appena rientrato in casa dopo una giornata di lavoro. Ho buttato il giaccone sul divano e accendo la tele mentre mi dirigo in cucina a tagliarmi due fette di salame. Sto per scalciare via le scarpe quando l’angolo di soffitto sopra la tele inizia a muoversi su e giù e la terra mi dondola sotto i piedi. Ci metto un attimo a realizzare. Terremoto. Ne sono venuti altri, passerà, penso.  Non smette. Cazzo, non smette. Mi lancio verso la porta di uscita poi ci ripenso e torno indietro, afferro le chiavi e schizzo fuori, il tutto mentre la casa continua a sussultare. Abitando a piano terra, in un attimo sono in strada.

Tutto fermo ora. Mi guardo intorno, in strada c’è solo una signora che abita nel palazzo di fronte, le faccio un cenno di saluto. Inizio a sentirmi discretamente idiota. Per darmi un contegno, inizio a verificare la presenza di eventuali crepe esterne cercando di assumere un’aria molto assorta e competente, il che risulta complesso dato che mi intendo di edilizia come di letteratura del Burkina Faso. Mi rendo conto anche del fatto che la temperatura è attorno a zero e sono in strada con una felpa di cotone. Un rapido esame di pro e contro mi convince che è meglio scommettere sulla tenuta antisismica del palazzo che morire di polmonite, annuisco con fare convinto alla mancanza di crepe evidenti nell’edificio, scambio un sorriso complice da sopravvissuti con la signora e rientro.
Mentre salgo i tre gradini verso casa mia sento i vicini dell’ultimo piano che scendono urlando. O se la sono presa molto comoda nell’evacuazione o hanno avuto il panico a scoppio ritardato. Rientro e provo a telefonare, ma la rete è congestionata. La tele è rimasta accesa e ridacchiando mi accorgo che ho ancora il telecomando in mano. Lo appoggio e riparto dal punto in cui ero rimasto. Mi levo le scarpe e tiro fuori pane, salame e birra.
Se mi vuoi, destino, non mi avrai a pancia vuota.  

2 commenti:

Scripenta ha detto...

Mi fai venire in mente una cosa che mi racconta sempre mia madre, era il 1977, una notte di fine settembre, si avverte una scossa di terremoto (da me molto rara) mia zia (sorella di papà) si "precipita" fuori dopo aver preso giusto lo stretto indispensabile {vestiti, soldi,gioielli,qualche soprammobile particolarmente caro e ultimo ma non per questo meno importante un po' di viveri metti caso che si bambini venga fame...(ancora non mi spiego il perché del vino, ma questo è un discorso a parte...)} E l'intera famiglia si sposta sotto casa dei miei cominciando a passeggiare sotto il balcone, indecisi se suonare oppure no perché mia madre era in dolce attesa e la cognata amorevole si preoccupava di un suo eventuale spavento... In tutto ciò sono passate circa 2h, cosa che se il terremoto fosse continuato ora nessuno sarebbe qui a raccontarlo... Scusa la lunghezza del commento ma in Sicilia sono prolissi pure i ricordi...

SympathyForTheDevil ha detto...

La cosa del vino mi ha fatto ribaltare dalle risate, al prossimo giuro che anche io esco con lo Champagne :D