Ebbene sì, qualche tempo fa stavo amenamente cazzeggiando nella solita chat e di colpo si apre un pvt. Nick femminile, quindi stavo già pregustando un pornoapproccio multimmmmm da parte del solito metalmeccanico in guepiere, di qualche autotrasportatore in body di pizzo, di un agricoltore su tacco 12. Ero pronto alla solita routine insomma e a scatenare un fuoco incrociato di risposte demenziali. E invece mi arriva una richiesta che sì, certamente esulava dalle normali interazioni di una conoscenza da chat, ma tutto sommato era posta con un certo garbo. Un moderato condizionale che, lo ammetto, mi ha quasi intenerito. Mi sei entrata in pvt, Alessandra 46, con un "Mi calpesteresti" che mi ha spiazzato. Avrei potuto risponderti "Sì, ma solo con un rullo compressore", ribattere "Gratis non se ne parla nemmeno", delirare "Certo, ma solo negli appositi spazi messi a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture negli orari consentiti", infierire con "No, mi spiace, non hai visto il cartello che dice è severamente vietato calpestare gli idioti?", andare giù pesante con "Guarda, sono indeciso se preferirei calpestare te o una merda". E invece niente di tutto questo. Nel mio cervello rapidamente si è scatenato uno tsunami di compassione del tipo "Amica mia, se giri per le chat a fare proposte del genere i casi sono due. O sei come me e dici robe demenziali alla gente per divertirti, e in quel caso una risposta seria ti deluderà. O sei davvero alla ricerca di una sessione BDSM via chat, e in quel caso hai già i tuoi bei problemi e io non voglio creartene altri".
Quindi ho dato la risposta che state per leggere. E sono fiero di poter dichiarare con orgoglio, ora che siamo ai titoli di coda, che nessun maniaco è stato maltrattato durante la realizzazione di questo post.

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