Tra Autocritica E Mirror Climbing

Post nel quale un insolitamente autocritico Sym si cimenta in una delle sue specialità preferite, l'arrampicata sugli specchi.

Partiamo dai fatti nudi e crudi, nella loro drammaticità. Nell'ultimo post che ho scritto ho infilato pari pari alcune minchiate che avevo già scritto qualche tempo fa, senza ricordare assolutamente di averle già scritte. E non si parla di un post di dodici anni addietro, parlo di pochi mesi fa. Ora, come giustificare l'accaduto? Perché la nudrammaticrudità dei fatti è "Minchia, Sym, qui la cosa è seria e fa pensare a sintomi neurologici" (questa la capiscono in pochissimi) e qualcosa andava fatto. Ho scartato la soluzione Jesus, ovvero nei momenti di difficoltà scomparire per qualche giorno e poi tornare risorto come se nulla fosse. (1)

Inizialmente avevo pensato di cavarmela con una supercazzola, cosa che modestamente mi riesce abbastanza bene (riverente inchino al Conte Mascetti), ma è sbucato a sorpresa un competitor che non so se sono in grado di affrontare. Così, ho rinunciato, ma chapeau al neoministro. Prestazione di altissimo livello.

Allora, vado ad elencare alcune plausibili (sento mormorii e risatine) motivazioni per giustificare la defaillance di cui sopra, o meglio ancora trasformarla da tragicomico vuoto di memoria in deliberata scelta consapevole. 

Quindi, ho riscritto in quel post cose appena scritte perché ...

1) Volevo verificare se i lettori sono attenti o leggono distrattamente. A questo proposito, devo citare una lettrice che nei commenti al post mi ha fatto notare la cosa, o al 99% non me ne sarei proprio accorto. Probabilmente nemmeno voi. Quindi, non so se ringraziarla e gongolare di piacere per avere un pubblico così attento o invitarla garbatamente, la prossima volta, a contattarmi privatamente e non farsi i cazzi miei pubblicamente. 

2) Era ovviamente un esercizio di stile, con minime variazioni di testo, vocabolario e costruzioni sintattiche, per affinare e migliorare le mie capacità espressive e rendere sempre più piacevole la lettura di questo blog.

3) Nella mia infinita bontà e nella mia consapevolezza di rasentare e spesso superare la perfezione, ho ritenuto doveroso introdurre un neo in cotanta perfezione proprio per fare sentire più vicini i lettori autoaddebitandomi un errore umano. Sì, volevo farvi credere che sono anche io uno di voi, anche io sbaglio.

4) Con somma perfidia, volevo ingenerare in qualche lettore particolarmente masochista  il desiderio di ripercorrere tutto il blog per vedere se incresciosi fatti di questo genere si erano già verificati.

5) Volevo rimotivare i lettori creando la falsa aspettativa che, come ho commesso questa svista, così potrei ripubblicare per sbaglio il post sulla neve scordandomi di mettere il quadratone nero sul tronchetto della felicità.

(1) Sono quasi sicuro di avere messo un meme su questo tema da qualche parte, quindi per cortesia non ricominciamo ...