Avvertenza

Mi sono reso conto che diversi post sono legati a un brano musicale di Youtube che contengono e sono assolutamente incomprensibili senza quel video. Se l'account di chi ha pubblicato quel brano viene cancellato, il video sparisce. Non ho nessuna voglia di mettermi a ripercorrere tutto per vedere se questo è successo, ma se vi imbattete in un post che fa riferimento a un brano che manca, mi fareste un piacere segnalandomelo. Thanks.

lunedì 20 maggio 2024

Libere Riflessioni Sullo Sport Giovanile

Mi capita spessissimo di frequentare una zona dove ha sede una società sportiva di calcio giovanile, e questo mi ha ispirato una serie di riflessioni che vado a proporvi.

Come credo di avere già scritto, ho giocato a calcio da quando ricordo di avere i piedi. Ho provato altri sport, senza mai appassionarmici veramente fino in fondo. Il baseball, quando era esploso nella mia regione e tutti i ragazzini della mia età giocavano a baseball. La pallavolo a scuola, quasi per obbligo. La pallacanestro, timidi tentativi da autodidatta. Il rugby, una meteora subito abbandonata, devo dire con rammarico. Ora che ci penso, sempre sport di squadra. Mi piaceva il senso della squadra, non ho mai amato gli sport individuali. Da bambino mi hanno iscritto a un corso di tennis che ricordo come un incubo, una rottura di coglioni che ho abbandonato appena possibile. Ma come dicevo all'inizio, calcio, calcio e ancora calcio. Ho fatto tutta la trafila delle squadre giovanili, allora si chiamavano nell'ordine pulcini, esordienti e allievi. E ovviamente, finché non ho potuto muovermi autonomamente, qualcuno doveva accompagnarmi e questo qualcuno era mio padre. Ecco, delle numerose cose di cui devo ringraziare mio padre una riguarda proprio questo argomento. Certo, non è la principale di cui devo ringraziarlo, la principale è genetica e riguarda l'ereditarietà. Sì, mio padre era alto, bello e piaceva alle donne. Pure troppo, come ogni tanto si lasciava sfuggire ridacchiando mia madre, ma credo ci siano cose che è meglio che un figlio continui ad ignorare. Grazie davvero per i cromosomi, pa'. Il ringraziamento calcistico invece riguarda il fatto che mio padre ha assistito a svariate decine di mie partite stando tra il pubblico e mai, dico mai, l'ho sentito dire qualcosa pubblicamente o urlare. Magari tornando in auto, o a casa, si parlava della partita e di quello che era successo, di come avevo giocato, di errori e cose ben fatte ma sempre a quattr'occhi. E questo già allora, forse in modo inconsapevole, lo apprezzavo molto e lo apprezzo ancora di più adesso. Adesso che vedo e sento i genitori sugli spalti alle partite dei figli.


Ho letto da qualche parte una frase attribuita a Paolo Pulici, che da tecnico di un settore giovanile avrebbe detto che la squadra migliore sarebbe quella composta da ragazzi orfani. Ecco, frase forte, provocatoria ma assolutamente condivisibile. Mi associo in pieno e affermo convinto che, in caso di presenza dei genitori, deve essere fatto firmare un impegno all'assoluto silenzio e un consenso all'applicazione di una museruola in caso di rottura del silenzio stesso. 



Mettetevi in testa, cari papà, che i bambini si divertono molto di più se non rompete i coglioni con critiche, suggerimenti, incitamenti, insulti a arbitro o avversari. Ricordatevi che sono spugne che assorbono i vostri comportamenti e le vostre parole e se li caricate a molla può finire che scattino come molle.




Per le mamme, serve un discorso particolare. Della mia non posso dire nulla, non ha mai visto una mia partita, odiava il calcio e l'unico aspetto della mia attività sportiva che in qualche modo la toccava erano gli infortuni (pochi, per fortuna) e il dover lavare divise infangate (spesso, purtroppo). Ma dato che ora vedo anche molte mamme che assistono alle partite, dico convinto che, fermo restando l'obbligo del silenzio e della museruola, la presenza delle mamme deve essere consentita al massimo fino a che i pargoli sono alle elementari e non oltre. Poi, come alle medie mi sarei vergognato di farmi accompagnare a scuola da mia madre, ancora di più sui campi di calcio vi dico che la vostra presenza imbarazza, mamme. Rassegnatevi, il pargolo prima o poi deve uscire da sotto le gonne. Aggiungo, a costo di sembrare brutale, bieco e sessista, di non sottovalutare il fatto che il popolo degli adolescenti ha l'ormone in subbuglio. E se siete piacenti milf sexyagghindate buon per voi, ma ricordate che tra il pubblico non passate inosservate. I papà sugli spalti occhieggiano e apprezzano, ma questo è nelle regole del gioco. Però se vi rivolgete al vostro pargolo che è in campo e sta giocando chiamandolo magari con uno di quei nomi del cazzo che vanno di moda adesso, vi identificate immediatamente come mamme del suddetto pargolo. E allora, lo ribadisco, in occasione del primo calcio d'angolo date modo al centravanti avversario che vostro figlio sta marcando in piena area di rigore di sussurrargli all'orecchio "Ah, ma il puttanone biondo in tribuna è tua mamma?". E questo non aiuta la concentrazione e la serenità in campo, credetemi. Così come non aiutate la squadra diventando icone erotiche a cui branchi di giovani virgulti compagni di squadra di vostro figlio dedicano i loro migliori momenti di solitaria intimità erotica.


L'ultima cosa che mi ha colpito è una scena che mi è capitato di vedere spesso il sabato mattina. Papà su panchina a bordo campo con PC sulle gambe e in campo rampollo con allenatore che fa esercizi di tecnica sul pallone. Ora, non so bene come stia la faccenda quindi lascio aperta ogni ipotesi. Una è che i dirigenti della società abbiano fiutato il campioncino e vogliano investirci su quindi cerchino di migliorarlo. A questo proposito, devo aprire ancora una parentesi autobiografica. Anni dopo che ero uscito dal circuito delle squadre giovanili, qualcuno mi ha detto che in occasione di una partita amichevole giocata dalla mia squadra erano presenti osservatori di una società di serie A e che erano venuti per vedere me e uno dell'altra squadra. Resto convinto che si tratti di una perculata ma nel caso devo dire che, come potrete facilmente intuire dal fatto che sono qui a scrivere minchiate su un blog e non a dire minchiate come ex-calciatore in un programma televisivo, non hanno scelto me ma l'altro. Tornando al ragazzino in campo di sabato mattina con l'allenatore, l'ipotesi peggiore invece mi porta a pensare che si tratti di una specie di ripetizione, di lezione privata calcistica. E qui mi casca davvero tutto il cascabile. Voglio dire, sabato mattina, evidentemente non c'è scuola e potresti dormire e papà ti porta a fare allenamento da solo? Cristo Santo, a me piaceva giocare coi miei compagni di squadra, anche gli allenamenti erano uno splendido cazzeggio fatto insieme. E qui è davvero il peggio, se è come temo io. Ovvero il papà che spera (aspetta, e spera) che il figlio sia il nuovo Messi Ronaldo Quelchelè, o peggio ancora avrebbe voluto lui esserlo, non c'è riuscito perché era drammaticamente brocco, e proietta sul figlio il suo fallimento.

Ho detto un sacco di minchiate come al solito, lo so. E per scusarmi voglio dedicare una canzone a tutti coloro che ho tirato in ballo. Papà, mamme, giovani pedatori, questa canzone è per voi.


2 commenti:

Scripenta ha detto...

Diavoletto adorato, se tutta questa situazione non fosse terribilmente tragica, mi farebbe ridere (soprattutto la parte del puttanone biondo :D )
Però purtroppo è una situazione così aberrante che non si può proprio ridere...
La mia generazione credo che sia una delle peggiori a livello genitoriale, genitori mai cresciuti che credono che tutto sia dovuto sia a loro che ai propri pargoli(povere animelle indifese).
Mia figlia non ha mai fatto sport di squadra (è tutta la mamma, negata in qualsivoglia attività sportiva XD ) ma io mai mi sognerei di intromettermi in quello che dovrebbe essere principalmente un momento di divertimento e di crescita...
Ma d'altronde io sto qui a leggere e scrivere minchiate, non faccio testo :P

SympathyForTheDevil ha detto...

Credo che tu abbia centrato il punto, Scripenta. Genitori mai cresciuti. Si intromettono dappertutto, vanno a scuola e menano i prof o fanno ricorsi in tribunale contro i voti, iperprotettivi senza aiutare a crescere. Una partita di calcio si perde e si vince (sì, ok, si può anche pareggiare :D) ma l'importante è imparare, imparare a vincere come a perdere. Non dico che ai miei tempi fosse tutto rose e fiori e credo che mio padre sia stata una mosca bianca col suo silenzio, ricordo anche io qualche urlaccio di altri genitori e qualche lite ma adesso la situazione è dieci volte peggio. Puttanoni biondi inclusi :D :D