Avvertenza

Mi sono reso conto che diversi post sono legati a un brano musicale di Youtube che contengono e sono assolutamente incomprensibili senza quel video. Se l'account di chi ha pubblicato quel brano viene cancellato, il video sparisce. Non ho nessuna voglia di mettermi a ripercorrere tutto per vedere se questo è successo, ma se vi imbattete in un post che fa riferimento a un brano che manca, mi fareste un piacere segnalandomelo. Thanks.

giovedì 8 agosto 2019

Romagna Mia 18 - Acqua Dal Cielo, O La Ricerca Degli Spazi Perduti

Il presente post parte con velleità scientifiche che si esauriscono rapidamente per scivolare giocose nella solenne minchiata.
Partiamo proponendo il diagramma di Hall, antropologo che ha studiato le relazioni di vicinanza nella comunicazione e coniato il termine "prossemica".


Ecco, una spiaggia romagnola costituisce un campo di studio esemplare per la suddetta disciplina. A partire dalla disposizione degli ombrelloni, la cui distanza ormai è misurabile in millimetri più che in centimetri.


Ad aggravare la faccenda, l'esistenza dei telefonini che, coniugata alla succitata disposizione, produce esperienze come quella che vado immantinente a narrarvi segnando il confine tra l'inizio dotto e la solenne minchiata. Mi sono trovato intrappolato in una spiaggia come quella dell'immagine con una vicina di ombrellone telefonodipendente. Categoria che si può a sua volta suddividere in due sottocategorie. La prima è quella che parla a voce bassa e ti fulmina con lo sguardo se dai l'impressione di stare ad ascoltare quello che dice. Qui ci sono due ulteriori sottosottocategorie, quella che dice cose di cui non ti frega una mazza e se sembra che la stai guardando in realtà è perché hai incollato gli occhi su un lato B sei ombrelloni più in là e la sua telefonata sta proprio nella linea retta che unisce pupille e natiche e quella che invece dice cose gustosissime tipo pettegolezzi a sfondo pornoeroticosensualmorboso e tu stai effettivamente tentando di origliare fingendoti addormentato dietro gli occhiali da sole. La seconda è quella che urla a 360° informando dei fatti suoi anche gli utenti dei tre bagni vicini e nei casi estremi anche i primi piani degli alberghi sulla spiaggia. Il bello è che anche lei ti fulmina con lo sguardo se dai l'impressione di stare a ascoltare. Eccheccazzo, sembri Wanna Marchi in una telepromozione e sei a 784 millimetri da me, non posso non ascoltarti. 
Comunque, l'argomento della fragorosa telefonata era la misteriosa secchiata d'acqua caduta in cortile a casa e di ignota provenienza. E per due ore (si potrebbe aprire un nuovo post sui danni prodotti dalle tariffe telefoniche con chiamate illimitate, ma non lo farò) mi sono sorbito un mix di sospetti, sfoghi, polemiche, investigazioni a livello NCIS su un incidente condominiale per cui avevo lo stesso interesse che per le foto della gente che posta quello che mangia. Finito il tormentone, non so se per esaurimento delle batterie o dei coglioni di chi stava dall'altro capo del filo, da quel che ho capito con un possibile sospettato ma senza avere risolto il caso, si è aperto un secondo fronte di delirio. La suddetta telefonante fa parte di un gruppo composto oltre che da lei da un uomo (marito compagno amante), una donna (sorella cognata amante del marito), bimbetto che gioca sulla sabbia, neonato con pannolone che non gioca sulla sabbia e se ne sta nella sua carrozzina. Mentre lei telefona fanno ognuno quel che aggrada di più. L'uomo smanetta sul telefono, la donna legge un giornale, il bimbetto fa le formine. Il neonato, dato che a pochi mesi non hai grosse opportunità di divertirti in spiaggia, fa a sua volta quel che gli piace di più e gli riesce meglio, ovvero riempirsi di un oceano di cacca e commentare il tutto con sonori strilli di giubilo. Da qui parte una clamorosa escalation, con l'altro bimbetto che viste le attenzioni dedicate al neonato decide di mettersi pure lui a fare capricci e il terzetto di adulti deve affrontare contemporaneamente l'improbo cambio di pannolone (se avete mai cambiato un neonato su una sdraio al mare sapete di cosa parlo, se non lo avete mai fatto è inutile che tenti di descrivervelo) e la ribellione dell'altro pargolo che ha fame sete è stanco di formine vuole fare il bagno e afferma tutte queste cose contemporaneamente urlando. La signora, a cui la lunga telefonata non ha evidentemente danneggiato le corde vocali, risponde sullo stesso tono al pargolo finché l'uomo non esplode a sua volta tentando di sovrastarla. 
E qui è il momento clou, lei se ne esce con "Non alzare la voce". E io, sempre finto addormentato sulla sdraio, pregusto già il momento in cui accadrà qualcosa di drammatico. In media, la gente che sta urlando incazzata a cui dicono di non urlare fa cose che meritano di essere viste o sentite. E invece niente. Niente di niente. E lei, non so se spietata o incosciente, rilancia con "E comunque dobbiamo organizzarci meglio per avere i nostri spazi". E io, che per anni ho portato due bimbetti al mare, sorrido sotto i baffi. E penso che per esempio l'anno prossimo potreste scegliere spazi lontani dal mio ombrellone. Ma soprattutto, penso che in quel momento se c'è uno spazio dove vorrei essere per un minuto è il cervello del marito compagno amante. Così, per sapere cosa si prova a essere un potenziale serial killer.

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