Scoperti per caso qualche anno fa, nel corso di una scorribanda notturna su Youtube. E qualcuno che legge sa di cosa parlo. Incuriosito dal nome, mi aveva poi colpito quel suono difficile da collocare, da contrassegnare con una etichetta. Aggiungi il fatto che abbiano collaborato con Vinicio Capossela, che è comunque per me una medaglia al valore. Quindi, averli in concerto a portata di mano era una occasione da non lasciarsi scappare. Leggere la data e comprare il biglietto è stato un tutt'uno.
E devo dire che la scelta è stata davvero azzeccata. Inizio faticoso e laborioso, ritardo canonico, gente che continua ad arrivare trafelata mentre il mio atavico odio per i ritardatari ha un ulteriore incremento. Poi finalmente si parte con la special guest Gaby Moreno, brava, qualche pezzo da sola, qualcuno con loro, una splendida versione di Across the borderline, poi cede la scena ai protagonisti della serata. E pian piano il concerto decolla, la marcia trionfale dell'Aida introduce Across the wire in un doveroso omaggio a Verdi anche se a mio avviso si coglieva che avrebbero voluto un pò più di partecipazione da parte del pubblico. Probabilmente la sistemazione comodamente seduti non ha aiutato, se fossimo stati in piedi magari ci sarebbe stato più movimento fin da subito.
Comunque Joey Burns ci si mette d'impegno, tutti alternano strumenti con disinvoltura e bravura e l'entusiasmo cresce, torna in scena la special guest, si aggiunge il chitarrista tuareg che doveva fare l'aftershow, cominciamo finalmente ad alzare il culo dalle poltroncine e gli ultimi pezzi diventano davvero travolgenti, ripetuti bis, tutti in piedi a saltare e finisce in gloria. Per loro, che hanno fatto davvero un gran show, e per me che ho speso bene i miei soldi. Se vi capitano a tiro, non fateveli scappare. Ne vale la pena.
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