Una voce dal corridoio, inequivocabilmente quella della mia consorte-coinquilina, da ora in poi indicata come C-C. "Puoi grattugiare un pò di formaggio ?" "Certo, subito". Ora, grattugiare il formaggio detto così sembra una cosa da poco. Allora, faccio una premessa. Se siete gente che compra il Parmigiano-Reggiano già grattugiato nelle bustine, o che per bieca pigrizia lo insulta infilandolo in una grattugia elettrica, o che ne grattugia una quantità esorbitante abbandonandola in frigo per poi trovare il giorno dopo una specie di cubo di similsegatura compatto, non proseguite nella lettura perché non ne vale la pena, apparteniamo a mondi diversi.
lunedì 16 marzo 2015
Cheese
Faccio
seguito al precedente post con un breve, minimale episodio di vita vissuta. Mi
sto dedicando in una pigra domenica mattina a inutili sistemazioni di documenti
di cui non avrò mai bisogno, almeno fino al momento in cui deciderò di buttarli
via.
Una voce dal corridoio, inequivocabilmente quella della mia consorte-coinquilina, da ora in poi indicata come C-C. "Puoi grattugiare un pò di formaggio ?" "Certo, subito". Ora, grattugiare il formaggio detto così sembra una cosa da poco. Allora, faccio una premessa. Se siete gente che compra il Parmigiano-Reggiano già grattugiato nelle bustine, o che per bieca pigrizia lo insulta infilandolo in una grattugia elettrica, o che ne grattugia una quantità esorbitante abbandonandola in frigo per poi trovare il giorno dopo una specie di cubo di similsegatura compatto, non proseguite nella lettura perché non ne vale la pena, apparteniamo a mondi diversi.
Una voce dal corridoio, inequivocabilmente quella della mia consorte-coinquilina, da ora in poi indicata come C-C. "Puoi grattugiare un pò di formaggio ?" "Certo, subito". Ora, grattugiare il formaggio detto così sembra una cosa da poco. Allora, faccio una premessa. Se siete gente che compra il Parmigiano-Reggiano già grattugiato nelle bustine, o che per bieca pigrizia lo insulta infilandolo in una grattugia elettrica, o che ne grattugia una quantità esorbitante abbandonandola in frigo per poi trovare il giorno dopo una specie di cubo di similsegatura compatto, non proseguite nella lettura perché non ne vale la pena, apparteniamo a mondi diversi.
Per me,
grattugiare il formaggio significa sedersi comodamente davanti al tavolo in
posizione ergonomica, schiena dritta e gomito del braccio grattugiante (nel mio
caso il destro) parallelo al piano del tavolo mentre l'altro braccio tiene
ferma la grattugia. Massima concentrazione nella regolarità del movimento, in
modo da mantenere costante la pressione e fare sì che la nevicata di parmigiano
sia morbida e regolare. Sì, certo, massima concentrazione anche per evitare di
grattugiarsi le dita, il sangue fa un bruttissimo effetto sulla pastasciutta e
non è che doni particolare sapore. Ecco, per i dieci minuti successivi io sono
completamente assente, Voglio dire, i miei neuroni sono completamente assorbiti
da quel che sto facendo, l'universo si curva fino ad assumere la forma di una
forma di parmigiano, se mi si passa il giuoco di parole, e il rumore del
formaggio che stride sul metallo bucherellato diventa una fuga di Bach.
E
mentre ventiquattro mesi di sapiente invecchiamento (sì, anche di piombo
autostradale, dipende da dove si trova il caseificio, ma questo purtroppo è
tutto un altro discorso) cambiano forma grazie al mio paziente operato, ecco
che accade l'imponderabile. In quei dieci minuti in cui io ero in uno stato di
soporoso, rilassato accordo cosmico con l'intero universo grazie alla
mediazione del formaggio, il cervello della C-C era in piena azione. Ha
simultaneamente processato le seguenti informazioni : bisogna riverniciare due
stanze, finire di sistemare la cantina, fare posto per l'asciugatrice,
preparare la lista della spesa, cambiare il letto, il tutto digitando su
Whatsapp mentre scatena un inferno di pulizie nella zona notte. E questi due
mondi, uno iperrilassato ed uno iperattivo, vengono in contatto in modo brusco
quando la C-C si presenta in cucina brandendo lo straccio per i pavimenti e
scandendo "Que-sto pa-vi-men-to fa schi-fo". Io, strappato al mio
ipnotico sonno grattugiante, a tutta prima penso "Cavolo, era il pavimento
di capitolato, ce l'abbiamo da quando abbiamo comprato casa, possibile che
proprio oggi scopriamo che non è granchè ?" Dopodiché, quando realizzo che
il "fa schifo" non si riferisce alla qualità della ceramica ma alla
quantità di briciole, gocce di sostanze varie, polvere eccetera su di essa
depositate (ehi, non è un laboratorio di analisi, è una cucina di gente che lavora
parecchio, mangia di più e non ha né la colf né tutto il tempo per farlo
brillare modello casa del Mulino Bianco), ormai è tardi. Perché l'input
successivo è "Alza la gambe". E se davanti a una rapina con "In
alto le mani" potrei anche ribellarmi, soprattutto se i soldi sono i miei,
stavolta taccio ed eseguo. E la morale di questa storia è che grattugiare
formaggio tenendo le gambe dritte parallele al pavimento mentre uno straccio vi
sfreccia sotto è una cosa complicata, soprattutto se non ricordi quando è stata
l'ultima volta che hai usato gli addominali. E taccio della domanda cruciale,
ovvero quando cazzo potrò riappoggiare le gambe, che mi farebbero anche un pò
male. Ma non la faccio. Sto zitto. Zitto.
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10 commenti:
Recentemente o scoperto che il robot da cucina me lo grattugia uguale.
Pensa che ero così felice che ho cominciato a suddividerlo in piccoli contenitori, uno per ogni giorno.
Un vantaggio durante la preparazione dei pasti.
Si, il cervello delle donne è molto più pratico.
Ciao ciccio !
Ciccia, anche se mangi il Venerdì il formaggio grattugiato il Lunedì e per di più col robottino, ti voglio bene lo stesso. Ma non invitarmi a pranzo, ecco.
Vabbè mica copro tutta la settimana, almeno tre giorni però si.
E poi, grattugi un formaggio stagionato un anno ora due giorni di invecchiamento in un contenitore ti fanno orrore...ma vaaaa....
Sempre con affetto.
Ma sì, hai ragione. In fondo, una bottiglia di Champagne è stata tappata tanto tempo, chi me la fa fare di stapparla Sabato al momento ? La apro Martedì mattina, così non perdo tempo.
Con affetto, per te e per lo Champagne.
caro...non ci azzecca una beneamata.
Va bene, ti porto al ristorante e non ne parliamo più :-D
..giusto perchè sono astemia vero ?
Sym, prendi un cane... Credimi, non avrai più problemi.. E' silenzioso ed efficace!
-L'inquilinaDiDuePianiPiùSu-
Ciccia, è ovvio che ti porto fuori più volentieri se sei astemia. Ovviamente, la mezza bottiglia che tu non bevi la scolo io.
Tempestosa inquilina di poco più su, sai che la C-C spesso dice la stessa cosa ? Solo che ho il serio dubbio che "Era meglio se prendevo un cane invece di sposare te" non sia un complimento.
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