Volendo un letto, ma non è obbligatorio, per me potete dormire anche per terra, ancora una volta il rapporto tra voi e il vostro apparato muscolo-scheletrico non mi riguarda.
lunedì 25 agosto 2014
Maiemi Vais
Ancora una puntata sulle cose che
bisognerebbe fare almeno una volta nella vita. Questa è semplice,
alla portata di tutti, non richiede requisiti particolari se non un
televisore e un forte mal di testa.
Volendo un letto, ma non è obbligatorio, per me potete dormire anche per terra, ancora una volta il rapporto tra voi e il vostro apparato muscolo-scheletrico non mi riguarda.
Volendo un letto, ma non è obbligatorio, per me potete dormire anche per terra, ancora una volta il rapporto tra voi e il vostro apparato muscolo-scheletrico non mi riguarda.
Allora, il punto di partenza è
svegliarsi verso le sei di mattina di un giorno in cui non avevate
nessun maledettissimo motivo di svegliarvi così presto. Il motivo
del risveglio deve essere un fottuto, micidiale, impietoso Black &
Decker che vi trapana una tempia (nel mio caso la sinistra ma non ha
importanza, fate pure a vostra scelta) senza trascurare occhio e
zigomo. E la punta è di quelle grosse. Girarsi nel letto per circa
un'ora senza apprezzabili risultati finché una illuminazione divina
vi fa scoprire che restare coricati aggrava la situazione e di
conseguenza alzarsi. Camminare per casa per una decina di minuti
finché non vi rompete le scatole e accasciarsi seduti sul divano.
Guardare la tele spenta per altri cinque minuti trovandola tutto
sommato interessante, poi accenderla consapevoli che l'interesse
calerà.
Scoprire che per qualche inspiegabile motivo è sintonizzata
su Retequattro (non esiste un motivo logico per cui in casa mia una
tele sia sintonizzata su quel canale, quindi lo interpreto come un
segno divino di conferma di quel che sto scrivendo) e imbattersi in
una puntata di Miami Vice già iniziata. Se proprio volete fare i
fighi, indossate abiti in toni pastello, cotonatevi i capelli e
mettetevi una Ferrari bianca in garage ma lo trovo francamente
esagerato. Ricostruire la trama, che in soldoni è “un maniaco
omicida droga e ammazza alcune ragazze facendo incazzare a morte i
boss del narcotraffico locale perché la città si riempie di sbirri
e i loro traffici ne risentono, con Crockett e Tubbs che proprio in
quel momento si stavano infiltrando nell'organizzazione”. Guardare
con interesse il resto della puntata, soprattutto la scena in cui si
scopre che il maniaco era uno dei boss della droga, viene catturato
dagli altri e su proposta del boss dei boss sottoposto ad un processo
in cui Don Johnson fa l'avvocato difensore. Sopravvivere alla scena
in cui Tubbs fa a cazzotti con un tirapiedi dei narcos e questo gli
dice “Stavolta ti faccio nero sul serio” [per chi non ricordasse
la serie, Tubbs è l'agente di colore]. Ti amo, autore dei dialoghi,
ti amo sul serio. Non morire dal ridere quando lo psicopatico omicida
inizia a parlare con una bambolina che aveva in tasca alternando
vocina da ragazza e voce da uomo, suggerendo un lievissimo disturbo
di personalità. Schizofrenia schizofrenia, per piccina che tu sia tu
sei sempre casa mia. Esibirsi in una standing ovation quando lo
psicopatico, arrampicatosi sulle travi della sala per sfuggire alla
giusta punizione, decide di poter volare e si lancia giù
schiantandosi dritto sul boss dei boss che ci resta secco insieme a
lui. Io dico, per la miseria, gli altri si sono tutti spostati e
l'unico idiota che è rimasto lì a farsi centrare sei tu !? E meno
male che eri il capo dell'organizzazione, quello più furbo e
intelligente. Rendersi conto sui titoli di coda che il mal di testa
non è calato per niente e prendere qualcosa. Se state per dirmi che
potevo prenderlo anche subito, non avete tutti i torti. Ma non
avreste appena letto tutto questo.
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2 commenti:
È pericoloso ciò che scrivi, adesso la gente si augurerà il tuo mal di testa🤣
E io dirò "oggi no, ho mal di testa" :D
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